L’ultima chiamata di al-Baghdadi

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STATO ISLAMICO-Raqqa. 16/05/15. Abu Bakr al-Baghdadi torna a parlare al suo “popolo”. Lo ha fatto il 14 maggio con un discorso diramato sia in formato audio in arabo, si in formato scritto in lingua inglese, francese, tedesca, russa e araba. Il testo inizia con: «Un indirizzo dalla Califfo dei musulmani, Ibrāhīm Ibn ‘Awwad al-Husayni al-Qurashi (Hafidhahullāh)».

Il documento composto di 6 pagine tende sostanzialmente a confermare quanto già detto in altre occasioni. Come il fatto che il Jihad è un obbligo dei musulmani. Ma aggiunge, e questa è una novità, la “prova scientifica-documentaria” ovvero ogni frase “forte” viene accompagnata dal verso del corano che la sosterrebbe. Ad esempio: «Allah (l’Eccelso e il Maestoso) ha detto, {Combattere è stato imposto su di voi} [Al-Baqara: 216]». Ritorna l’ennesima nenia in cui incoraggia alla guerra i mujhaideen perché solo così raggiungeranno il paradiso, invita inoltre i combattenti a non preoccuparsi di questa vita terrena perché solo portando avanti la guerra potranno estinguere i loro peccati. «In verità il tuo Signore impone il jihad obbligatorio su di te e ti ha comandato di combattere i suoi nemici in modo che Egli può perdonare i tuoi peccati, aumentarti di rango, prendere tra voi i martiri, purificare i credenti, e distruggere i miscredenti. In caso contrario, Egli stesso (la Gloria) è in grado di prevalere su di loro. Ma è per mettere alla prova voi che vi chiede di combattere. [Al ‘Imran, 140-142]».
Il Califfo nel suo discorso sottolinea come non vi sia possibilità di conciliazione tra ebrei, cristiani e musulmani, in verità questo “dogma” lo aveva lanciato con l’uccisione dei cristiani uccisi in Libia, 28 persone tra Cirenaca e Fezzan, il 19 aprile scorso, quello che c’è di nuovo in questa parte è che secondo al-Baghdadi la conciliazione è impossibile perché ogni religione monoteista tende a allontanare i musulmani dalla verità, la loro religione: «O musulmani! Chi pensa che sia nella sua capacità di conciliare con gli ebrei, cristiani e altri miscredenti[…] è smentito dalla dichiarazione esplicita del suo Signore (l’Eccelso e il Maestoso), che dice: {E mai sarà gli ebrei o cristiani approvare di voi fino a quando non seguirai la loro religione} [Al-Baqara: 120]. {E continueranno a combattere fino a farvi allontanare dalla vostra religione, se sono in grado} [Al-Baqara: 217].
Alla luce di “queste prove documentarie” secondo il Califfo è giusto combattere tutti coloro che non credono e compiere la migrazione verso la terra del califfato: «Il Messaggero di Allah (pace su di lui) disse: “Hijrah non cesserà [di esistere] finché il pentimento cessa [di essere accettato], e il pentimento non cesserà [di essere accettato] fino a quando il sole sorge da ovest.” Egli (pace sia su di lui) ha anche detto, “Bontà – ricompensa e bottino -. saranno fino al Giorno del Giudizio” Egli (pace su di lui) ha anche detto: “Non cesserà di esistere un gruppo dalla mia nazione che combattendo basandosi sulla verità, manifesta il potere di Allah fino al Giorno del Giudizio. Allora, Gesù figlio di Maria scenderà, e il loro capo dirà, ‘Vieni a portare nella preghiera.’ Così egli dirà: ‘No. Voi siete i leader oltre l’un l’altro come un onore da Allah per questa nazione».
Al-Baghdadi sostiene che la guerra combattuta dai suoi fedelissimi non sia la guerra dello Stato Islamico ma la guerra dei musulmani di tutto il mondo contro i “miscredenti” ovvero tutti quelli che non la pensano come il Califfo. «Lo Stato islamico è solo la punta di diamante in questa guerra» si legge nel discorso. L’invito dunque è palese, come ascoltato in molti video, ogni musulmano ovunque si trovi deve imbracciare le armi e uccidere in nome di Allah. Ma la parte forse più drammatica di tutto il discorso è capitolo in cui si sostiene che la religione musulmana non è una religione di pace: «O musulmani, l’Islam non è mai stata per un giorno la religione di pace. L’Islam è la religione di guerra. Il tuo Profeta (pace su di lui) è stato inviato con la spada come misericordia per il creato. Gli fu ordinato di fare la guerra fino a quando Allah non sarà il solo ad essere adorato. […]. I suoi compagni dopo di lui e i suoi seguaci dovranno comportarsi in maniera simile. Non devono abbandonare la guerra, fino a che non possederanno la terra, conquistando l’Oriente e l’Occidente, le nazioni loro presentati, e le terre saranno cedute, a fil di spada». E poi prosegue affermando: «E se i crociati di oggi affermano di evitaredi combattere i musulmani e si limitano a difendersi tra, poi appena possono prendono di mira ogni musulmano ovunque e lo uccidono o fanno in moog che questo si converta. E se i crociati di oggi hanno cominciato a preoccuparsi dei musulmani che continuano a vivere nelle terre della croce, hanno cominciato a monitorarli, arrestarli, ben presto cominceranno a deportarli e portarli via o morti, o imprigionati, o senzatetto. E vi ricorderete quello che ora vi dico, e affiderete la vostra storia ad Allah». I toni del discorso si fanno via via sempre più forti fino a riferire:«L’America e i suoi alleati tra cui ebrei, crociati, Rafidah (sciiti), laici, atei, apostati sostengono che la loro coalizione e la guerra hanno come missione quella di aiutare i deboli e gli oppressi, aiutare i poveri, alleviare gli afflitti, di liberare gli schiavi, difendere gli innocenti e pacificare le aree e impedire lo spargimento del loro sangue. Essi affermano inoltre di essere dalla parte della verità, del bene e della giustizia, che fanno la guerra contro la falsità, il male, e l’oppressione, a fianco dei musulmani! Piuttosto, essi sostengono di difendere l’Islam e i musulmani! Ma solo Allah ha detto la verità e il Suo Messaggero (pace su di lui) ha detto la verità. O musulmani, gli apostati governanti tirannici che governano le vostre terre nelle terre delle Due Sacre Santuari (Mecca e Medina), Yemen, Sham (Levante), Iraq, Egitto, Nord Africa, Khorasan, il Caucaso, il Subcontinente Indiano, Africa e altrove, sono gli alleati degli ebrei e crociati. O meglio sono i loro schiavi, i servi, e cani da guardia, e nient’altro. Questa realtà è diventata così evidente come il sole nel mezzo della giornata. Nessuno nega questo, tranne per uno la cui luce Allah ha cancellato, la cui lungimiranza Allah ha accecato, e il cui cuore Allah ha sigillato». Poi si scaglia contro i regnanti sauditi colpevoli di rimanere inerti di fronte ai crimini compiuti nei confronti di musulmani palestinesi, di Birmania, quelli di Aleppo, Idlib, Hama, Homs, Damasco, e altrove. Dure critiche all’immobilismo dell’Arabia Saudita contro i crimini compiuti nei confronti delle donne sunnite in Iraq ripetutamente violentate, per i musulmani in Cina e in India, Indonesia, nel Caucaso, in Africa, e nel Khorasan. L’accusa per i sauditi e di aver ignorato il dolore dei sunniti per troppi anni. Inoltre secondo il Califfo l’esercito saudita non avrà molte speranze di vincere in Yemen perché è diventato debole, si è unito ai costumi dei crociati e degli ebrei, vivendo nel lusso e nell’agiatezza. Invita dunque gli arabi sauditi a unirsi al Califfo. Stesso dicasi per la popolazione di al-Anbar, che è invitata a rientrare nelle loro case perché sono figli di Allah e quindi non verranno punti per essere fuggiti. Anche perché cercare riparo nei villaggi sciiti provocherà loro solo dolore e povertà. «Facciamo un rinnovato appello nei confronti di coloro che sono rimasti nelle file del Rafidah e Crociati nell’esercito, polizia, e Sahwah in modo che si pentono di Allah e abbandonare il loro sostegno dei miscredenti contro i musulmani, e in modo che Allah accetta il pentimento e li perdona e vengono quindi salvate dalle fiamme dell’Inferno. Pentitevi prima che le mani dei mujahidin vi raggiungano, perché da quel momento in poi non ci sarà più possibilità di pentirsi».
Infine il Califfo si rivolge ai suoi soldati: «O soldati dello Stato Islamico, sappiate essere fermi, perché siete sulla via della verità. Cercate aiuto nella pazienza, la vittoria viene con pazienza e il trionfo è per coloro che sono pazienti. Siate pazienti, perché i crociati sanguineranno a morte, il Rafidah sono vacillanti, e gli ebrei sono inorriditi e nel terrore. I tuoi nemici sono diventati più deboli di quanto non fossero ieri – per grazia di Allah – e sono sempre più deboli, e lode ad Allah. Sei diventato potente per grazia di Allah. Lo diciamo senza vantarci. Voi state crescendo sempre più forte per grazia di Allah. Quindi, essere paziente. {In verità Allah ha acquistato dai credenti le loro vite e le loro proprietà in cambio [] per che avranno Paradiso. Lottano per la causa di Allah, uccidono e sono uccisi. [Si tratta di] una vera promessa [vincolante] su di Lui nella Torah e il Vangelo e il Corano. E chi è più fedele alla sua alleanza di Allah? Quindi, gioire per la transazione che si hanno contratto. Ed è ciò che è la grande realizzazione} [At-Tawbah: 111].
Il discorso chiude con una esaltazione delle “truppe al fronte” e con un ammonimento: questa è una delle ultime chiamate.