Abe non alza ancora le tasse

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GIAPPONE – Tokyo 29/03/2016. Il primo ministro Shinzo Abe ha espresso la volontà di rinviare l’aumento previsto per il prossimo delle imposte sui consumi fino all’ultimo minuto, se l’economia fosse colpita da un evento grave come la crisi finanziaria del 2008.

Secondo quanto riportato da Japan Times, Abe in una riunione della commissione Bilancio della Camera avrebbe detto: «Se ciò accade, proteggeremo l’economia nazionale (…) Per proteggere l’occupazione, dobbiamo evitare una scelta sbagliata di politica economica». Allo stesso tempo, Abe ha sottolineato che al momento non esiste una tale grave situazione.
«Se l’aumento delle tasse non porta ad un aumento del gettito fiscale, non avrebbe alcun senso farlo (…) È naturale evitare un percorso che pone l’economia giapponese in pericolo». L’imposta al consumo dovrebbe passare dal 8 al 10 per cento ad aprile 2017. Abe ha anche negato di avere in programma la stesura di un bilancio supplementare per l’anno fiscale 2016, a partire da aprile, comprensivo delle misure di stimolo. Le parole di Abe seguono le dichiarazioni dei due premi Nobel all’economia, Joseph Stiglitz e Paul Krugman, secondo cui l’economia del Giappone sarebbe troppo debole per sopportare un altro aumento delle imposte. L'”Abenomics”, all’inizio prevedeva un allentamento monetario e uno stimolo fiscale, ma la frenata della Cina, una crescita più debole del previsto delle altre economie e la spesa poco brillante di famiglie e imprese combinate insieme hanno mantenuto la crescita del Giappone ben al di sotto delle previsioni. L’abbassamento dei prezzi del petrolio ha poi contribuito a rallentare il conseguimento dell’obiettivo prefissato: inflazione al 2 per cento. Questo obiettivo, per Abe, sarebbe necessario per far rivivere la crescita del paese. L’economia nipponica si è contratta a un tasso annuo dello 0,3 per cento nel periodo ottobre-dicembre 2015 e dovrebbe ridursi di nuovo nel trimestre in corso. L’imposta sui consumi avrebbe dovuto essere portata al 10 per cento ad ottobre 2015, ma un simile aumento è stato rinviato ad aprile 2017. Ora alla vigilia delle elezioni per la Camera alta della Dieta (Parlamento), Abe potrebbe ancora una volta rinviare l’aumento.