A Karachi esplode la Borsa

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PAKISTAN – Karachi 12/4/13. Nonostante i talebani, gli attentati e gli incidenti che si susseguono, il mercato finanziario del Pakistan è uno di quelli di maggior successo al mondo.

Con 49 per cento di guadagno nel 2012, il Karachi Stock Exchange (Kse) è stato uno dei cinque migliori mercati in tutto il mondo. Ora è alla ricerca di un partner straniero che ne acquisti una quota e prenda la direzione di una piazza finanziaria cresciuta tre volte in quattro anni. Una parte di simili performance è stata causata da un’amnistia fiscale che ha permesso ai titolari di patrimoni non dichiarati di investire liberamente sul mercato. 

Ma il governo ribadisce che il successo del mercato mette in evidenza il potenziale economico di un paese più noto per gli atti di violenza che altro. L’indice di riferimento del mercato continua a salire a livelli record: fino al10,34 per cento annuo, alimentata in parte dalle aspettative sulle elezioni maggio. Molte delle società quotate in Kse offrono rendimenti a due cifre, basse quotazioni di borsa e modelli di business resilienti. L’indice ha ancora un rapporto interessante tra prezzo e guadagno di $ 8,50 dollari, nonostante l’impennata dei rendimenti degli ultimi anni. Ma l’aumento spettacolare Kse nel 2012 può almeno essere in parte attribuita a un fattore esterno alle dinamiche borsisitiche: la pulizia del “denaro sporco”.

Il mercato è decollato lo scorso anno grazie ad un decreto del governo che ha permesso alle persone di comprare azioni senza fare domande sull’origine del denaro. Il volume medio giornaliero delle azioni trattate è più che raddoppiato nel 2012 arrivando a 173 milioni di azioni dai 79 milioni nel 2011. Le autorità dicono che il provvedimento porterà fondi privi di documenti d’origine nella casse dello Stato, in un paese in cui pochi pagano le tasse, nonostante le critiche che vedono il provvedimento come un regalo a funzionari corrotti e a criminali che cercano di riciclare il denaro sporco. La Securities and Exchange Commission del Pakistan (Secp) ha dichiarato di aver scoperto 23 violazioni in materia finanziaria e di aver emesso relative multe per l’anno fiscale 2011-12.  Nel mese di dicembre 2012, un broker è stato multato per delle compravendite che hanno manipolato il prezzo delle azioni della Philip Morris. Nel mese di febbraio 2013, il Secp ha multato la società d’intermediazione Bma per 500.000 dollari, dopo che Bma ne aveva guadagnati 460 mila con una operazione ritenuta illecita. Il Secp può revocare le licenze, infliggere multe salate, o avviare un procedimento penale cosa che non fa mai, solo 10 procedimenti penali negli ultimi cinque anni e  decine di multe di piccole dimensioni. Le ridotte dimensioni del mercato di Karachi e la mancanza di liquidità lo rendono vulnerabile alla manipolazione. La capitalizzazione di mercato è solo di 41, 5 miliardi di dollari , quella di Bombay è più di 10 volte superiore: 578 miliardi di dollari.  Incrementare i volumi dello scambio azionario era una delle intenzioni dietro il decreto del presidente Asif Ali Zardari per trasformare il nero in bianco.

Un rapporto Unodc  ha stimato la dimensione dell’economia informale o in “nero” del Pakistan a 34 miliardi di dollari nel 2010-11, un quinto dell’economia formale.