A Doha, apre sede talebana

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AFGHANISTAN – Kabul. Il presidente afgano Hamid Karzai visiterà il Qatar per discutere la proposta di apertura di una sede talebana di rappresentanza come preludio a possibili colloqui di pace.

Ad annunciarlo il il ministero degli Esteri afgano il 24 marzo. Fino all’inizio di quest’anno, Karzai aveva respinto l’idea di una sede talebana in Qatar per timore che il suo governo potesse essere estromesso da qualsiasi accordo tra gli Stati Uniti ed i militanti. I talebani si sono rifiutati di negoziare direttamente con Karzai, e il ministero degli Esteri di Kabul ha sottolineato che avrebbe avviato dei negoziati soltanto se i militanti avessero «rotto tutte le relazioni con Al-Qaeda e si fossero dissociati dal terrorismo».

Janan Mosazai, portavoce del ministero degli Esteri, ha detto in conferenza stampa: «Il presidente Hamid Karzai si recherà in visita in Qatar tra poche settimane». «I colloqui con l’emiro del Qatar includeranno il processo di pace in Afghanistan e l’apertura di una sede di rappresentanza dei talebani» ha poi precisato. I militanti islamici hanno interrotto i primi timidi contatti con gli Stati Uniti in Qatar nel marzo del 2012 dopo il fallimento dei tentativi di negoziare uno scambio di prigionieri lamentando la mancanza di un clima di fiducia reciproca. Le truppe Isaf si stanno ritirando dall’Afghanistan, lasciando alle loro spalle  l’esercito e la polizia afgani a contrastare i talebani, estromessi dal potere a Kabul dall’invasione Usa nel 2001.

Nel Paese è fortissima la necessità di una soluzione politica che ponga fine alla violenza che infuria in tutto il sud e l’est, per la concomitanza politica del fine mandato di Karzai e delle elezioni ad aprile che si vanno a intersecare con il ritiro delle truppe Isaf che dovrebbe concludersi entro la fine del 2014.

Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che i futuri colloqui di Doha, saranno guidati dal Alto consiglio di pace afgano, anche se i talebani hanno respinto questo ente perché considerato un corpo politico che fa capo direttamente a Karzai.

Il presidente afgano ha spesso definito “fratelli” i talebani, un gesto che promuovesse la riconciliazione, ma nel contempo li ha anche accusati di colloqui segreti con gli Stati Uniti nel momento stesso in cui lanciano attacchi suicidi contro i civili.

Il Pakistan, che ha sostenuto l’Afghanistan nel periodo 1996-200, quello del regime dei talebani, è visto come attore cruciale nel processo di pace post 2014; Islamabad ha promesso il suo sostegno per la creazione della sede a Doha che possa promuovere la pace.