Guerra dei diamanti in Zimbabwe

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ZIMBABWE – Harare. 16/03/14. Vita dura per le imprese minerarie in Zimbabwe. Il governo avrebbe preferito fermare le estrazioni di diamanti in Marange piuttosto che lasciare le imprese ivi operanti continuano spennare il paese di milioni di dollari.

A quanto pare le imprese per lo più made USA sottovalutano il reale valore delle pietre che estraggono e vendono attraverso cartelli. A dirlo è stato in ministro delle miniere dello Zimbabwe, Walter Chidhakwa. Giovedì avrebbe dichiarato che il governo ha perso molte entrate per colpa del cartello fatto dalle imprese di estrazione. Il governo ha incrementando i meccanismi di monitoraggio per garantire allo Zimbabwe una reale valutazione economica dei diamanti estratti. Mbada Diamonds, Marange Resources, Anjin Investments, Jinan e Diamond Mining Company hanno detto al Parlamento la settimana scorsa che non erano a conoscenza dell’esistenza del Marange- Zimunya, Fondo di Azionariato di Fiducia che avrebbe dovuto contribuire con 10 milioni. L’Antwerp World Diamond Center venerdì ha criticato il rapporto tra le aziende estrattive di diamanti e il governo in una valutazione durante la seconda asta del gioiello del paese in Belgio. L’asta ha realizzato nel totale 69 109 465,18 di dollari ma il Tesoro si è portata a casa solo 10 366 419,78 di dollari, anche se quattro delle aziende minerarie sono in joint venture con il governo, mentre Marange Resources è al 100 per cento di proprietà dello Stato. AWDC detto che i soldi versati al governo sono pochi perché le aziende non pagano le tasse relative.
Secondo AWDC le aziende di estrazione dei diamanti dovrebbero pubblicare i bilanci. AWDC ha riferito che il regime fiscale dello Zimbabwe è stato adattato per garantire al Tesoro il 15 per cento delle entrate delle società di diamante come dei re e oltre il 75 per cento degli utili come dividendi e l’imposta sulle società.