YEMEN. Gli Houthi hanno usato un drone marino per attaccare

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L’imbarcazione Houthi che ha attaccato e ha colpito una fregata saudita il 30 gennaio scorso nel Mar Rosso era un drone e non un mezzo suicida.

«La nostra valutazione è che si trattava di una barca senza equipaggio, telecomandata», ha affermato il vice ammiraglio, Kevin Donegan, comandante della Quinta Flotta statunitense a capo della US Naval Forces Central Command, a Defense News.

L’attacco alla fregata Al Madinah (nella foto) sembra quindi essere il primo uso confermato di questo tipo di arma che, rappresenta una minaccia più ampia di quella rappresentata da imbarcazioni suicide. L’ammiraglio Usa si dice preoccupato perché «prima di tutto è nelle mani degli Houthi e poi perchè non è na cosa facile sviluppare un mezzo di attacco simile (…) C’è chiaramente il sostegno di altri attori». Donegan cita la serie di sequestri carichi di armi diretti agli Houthi e provenienti dall’Iran, come certificato dall’Onu e da entri indipendenti; disegna quindi afferma che dietro al darne marino ci sia Tehran.

Gli Houthi nello Yemen occidentale lungo la costa del Mar Rosso stanno cercando di ampliare il fronte della guerra civile yemenita minacciando la navigazione commerciale internazionale che passa attraverso lo stretto di Bab el Mandeb all’estremità meridionale del Mar Rosso. Praticamente tutto il traffico marittimo da e verso il canale di Suez e il Mar Mediterraneo e l’Oceano Indiano passa attraverso lo stretto.

«Quello cui assistiamo ora è che attori non statali hanno accesso a sistemi d’arma tipici di uno stato, questo fatto impatta sul flusso del commercio. Abbiamo tutti noi visto l’attacco alla motonave Swift del 1° ottobre e alla fregata saudita Al-Madinah. La mia paura è che si possano usare simili armi contro ogni tipo di commercio che scorre attraverso il sud del Mar Rosso (…) Con circa 64 imbarcazioni al giorno in viaggio attraverso il Bab el-Mandeb, quasi tutte con carichi di forme di energia, qualsiasi errore di identificazione di uno di questi sistemi d’arma potrebbe diventare un problema per il commercio, e questo è ciò che dobbiamo evitare». A gennaio, l’Arabia Saudita, che sostiene il governo eletto dello Yemen, ha iniziato un’offensiva destinata a portare gli Houthi fuori dalle regioni costiere del Mar Rosso. Gli Houthi, mentre evacuavano la zona, si sono lasciati alle spalle campi minati a terra e in mare «Temiamo le mine marine, la maggior parte sono di fabbricazione sovietica, sono vecchie e possono andare alla deriva lungo le rotte di navigazione commerciale».

Lucia Giannini