VENEZUELA. Trump annuncia novità mentre il popolo scende ancora in piazza

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Anche il 2 maggio altre migliaia di persone sono scese in piazza per un altro giorno di protesta contro Maduro, come richiesto da Juan Guaido. Nel frattempo Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato molti e nuovi sviluppi sulla crisi del Venezuela la prossima settimana. In un’intervista con Fox Business, Trump ha detto che la situazione è terribile, e «stiamo valutando tutte le opzioni (…) Molte cose accadranno la prossima settimana, e può essere anche prima», ha detto.

Resta ancora poco chiaro il parziale sollevamento militare dei giorni scorsi. «Ho scoperto che molti di loro hanno spento i cellulari… Hanno parlato, hanno parlato, hanno parlato e hanno parlato, e quando è arrivato il momento di agire non erano disposti a farlo… È stato un peccato perché l’accordo che era stato raggiunto tra i venezuelani è stato un accordo eccellente», ha detto l’inviato degli Stati Uniti in Venezuela Elliott Abrams, dopo il pronunciamento di Maduro, riporta Efe.

In particolare, riporta El diario de Caracas, Abrams ha espresso la sua frustrazione citando tre figure chiave del chavismo, tra cui il ministro Padrino, che avrebbe negoziato per mesi con l’opposizione per voltare le spalle a Maduro e sostenere il capo del Parlamento, Juan Guaidó, riconosciuto come presidente ad interim da 54 nazioni. Secondo gli Stati Uniti, anche il presidente della Corte Suprema di Giustizia (TSJ), Maikel Moreno, e il comandante della Guardia d’onore presidenziale e della Direzione Generale del controspionaggio militare, Iván Rafael Hernández Dala, hanno preso parte a queste conversazioni.

Ma il numero due del chavismo, Diosdado Cabello, gli ha risposto per le rime definendo “ridicole” le parole dell’inviato degli Stati Uniti per il Venezuela, Elliott Abrams: «La miglior risposta alle cose ridicole che Abrams dice sono i fatti; le forze rivoluzionarie sono scese in piazza come un blocco unico», ha detto Cabello il 1°maggio aggiungendo che «deve essere reso un tributo» al ministro della Difesa Vladimir Padrino per la sua risposta dopo la rivolta militare.

A queste dichiarazioni, Cabello ha risposto che «vorrebbero avere tra le loro file persone come Vladimir Padrino come Maikel Moreno, Hernández Dala o qualcuno di quelli che sono dalla nostra parte ma non hanno nessuno».

Tommaso dal Passo