VENEZUELA. Tra morti e feriti Caracas si prepara al duello dei cortei del 19 aprile

323

Le proteste dell’opposizione venezuelana hanno superato la prima ininterrotta settimana con morti, decine di feriti e arrestati, tensioni alle stelle, e lanci di bottiglie e frutta contro il presidente Nicolas Maduro.

Le proteste della scorsa settimana hanno causato più di 200 feriti, secondo l’opposizione, e l’On Foro Penal Venezolano che denuncia 134 arresti. Numerosi gli attimi vandalismo, riporta El Diario de Caracas, nelle regioni di Lara, Miranda e Caracas.

Tre delle quattro manifestazioni si sono dirette verso la sede del Mediatore, dove hanno tentato, senza successo, di farne rimuovere il direttore, Tarek William Saab, che ha respinto la richiesta dell’opposizione di far rimuovere i giudici “golpisti”.

Tutti i tentativi di marciare verso la zona ovest della capitale venezuelana, sede del governo, sono stati ostacolati dalle forze di sicurezza, che ha usato gas lacrimogeni e acqua per disperdere i manifestanti.

I deputati dell’opposizione che hanno partecipato alle manifestazioni accusano il Comando della Guardia Nazionale Bolivariana di aver subito minacce violenze da parte delle forze di sicurezza durante le manifestazioni.

Il ministro della Difesa del Venezuela Vladimir Padrino López ha detto che il diritto di protestare è garantito dalla Costituzione venezuelana «pacificamente e senza armi», ha richiamato al buon senso e ha ribadito che le differenze e i problemi «si risolvono in un dialogo costruttivo».

Il capo della minoranza chavista in Parlamento,  Héctor Rodríguez, ha chiesto ai sostenitori di Chavez di continuare la «difesa della democrazia».

L’opposizione a Maduro, maggioranza parlamentare, ha presentato un ordine del giorno per nuove proteste contro il governo, che saranno effettuate in 335 comuni in tutto il paese chiedendo la «restaurazione dell’ordine costituzionale».

Inoltre, l’opposizione ha ribadito la richiesta di una marcia di protesta il 19 aprile e ha detto che continuerà a farlo nei giorni precedenti tale data.

Lo stesso giorno il 19 aprile, quando i venezuelani celebrano uno dei momenti principali per l’indipendenza della nazione, I chavisti hanno organizzato un’altra marcia per chiudere il ciclo di attività pubbliche nell’ambito della commemorazione del XV anniversario del colpo di stato che portò al potere il presidente venezuelano Hugo Chávez.

Graziella Giangiulio