VENEZUELA. Sì al bonus alimentare in bolivar contanti, No a quello elettronico

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Sempre più lavoratori venezuelani vogliono essere pagati in contanti per poter sovvenire alle esigenze crescenti e non vogliono l’accredito dello stipendio su conti correnti o su carta di credito.

Il presidente della Consecomercio venezuela, Cipriana Ramos, riporta il periodico venezuelano Panorama, ha detto che «abbiamo ricevuto domande da lavoratori che non vogliono il cestatique venga depositato su una carta di credito o su un documento, ma in contanti, perché hanno bisogno di bolivar per comprare merci». Il cestatique è il bonus annonario del governo venezuelano.

Ramos ha spiegato che «alla fine bisogna acquistare sul mercato nero o pagare i Clap, perché si scopre che il governo è così incoerente nel suo discorso che vi parlano di pagamento elettronico e uno sconto in materia di Iva, ma la gente non può permettersi il cibo fornito dai Clap se non con denaro contante».

I lavoratori vogliono, il bonus in contanti per completare il pagamento di altre esigenze, come la scuola per i figli perché la maggior parte dei generi alimentari è nelle mani dei “bachaqueros” o nei supermercati dove si paga in contanti, quindi non c’è fornitura annonaria che funzioni.

La legislazione alimentare venezuelana del 2004, prevede sei modi per pagare il bonus, e in linea di principio espressamente vieta il pagamento in denaro, salvo circostanze eccezionali tra cui meno di venti dipendenti in un’azienda o accordi previsto da contratti collettivi. Il bonus è dato ad oggi a 9,6 milioni di venezuelani.

Data l’inflazione esorbitante nel paese, il 700% secondo i dati Consecomercio, i lavoratori utilizzano questi bonus annonari per l’acquisto di prodotti, tanto che, il vice presidente della Banca centrale, Franklin Rondón, ha proposto al governo che tra le misure economiche che dovrebbero essere prese vi sia che «il reddito ottenuto dal lavoratore tramite i cestatique sia direttamente depositato sul conto del dipendente, senza una società in qualità di intermediario». «Ciò di cui abbiamo bisogno è di dare ai lavoratori il potere di poter essere attivi nel mercato e di acquistare servizi», ha detto Rondon in un’intervista televisiva.

La pensa diversamente il governo nazionale: il capo del Centro di Controllo Nazionale dei Comitati Locali di approvvigionamento e produzione, Clap, Freddy Bernal, ha detto che «vogliamo eliminare il pagamento in contanti ai Clap».

Per questo, ha spiegato che «il presidente ha ordinato di pagare ai Clap con i cestatique. Se c’è un cestatique, la cosa più logica è che può essere utilizzato ai Clap. Beh, su questo meccanismo stiamo lavorando con le banche pubbliche. Credo che in un mese annunceremo il pagamento elettronico per i Clap per evitare la gestione di cassa».

Maddalena Ingroia