Mediazione internazionale per il Venezuela

255

VENEZUELA – Caracas 21/05/2016. Il termometro politico a Caracas segna sempre febbre elevata.

Si teme oramai un peggioramento della situazione sociopolitica, dopo il disastro economico. Nei giorni scorsi l’Assemblea Nazionale venezuelana, dominata dai partiti di opposizione, ha chiesto formalmente Organizzazione degli Stati Americani di applicare la Carta Democratica Interamericana di Caracas, che include come ultima risorsa, l’espulsione. La richiesta del parlamento si basa su una risoluzione del 3 marzo che chiede all’organizzazione di mediare per «difendere i valori democratici e il Parlamento». I vertici Osa starebbero preparando un rapporto sulla situazione venezuelana e se riscontrassero effettivamente quanto denunciato dai rappresentanti parlamentari, intendono applicare effettivamente la Carta. Occorre poi il voto di 18 dei 34 Stati membri per approvare una risoluzione di espulsione o per dare vita all’iter diplomatico per disinnescare la crisi.
Nel frattempo la politica internazionale si è mobilitate per far uscire Caracas dall’empasse in cui si trova. Tra i molti sherpa di alto livello c’è l’ex primo ministro spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero che ha incontrato i leader dell’opposizione, Mud, il giorno dopo aver visto il presidente Nicolas Maduro. Zapatero ha detto che tutte le parti hanno espresso la loro “disponibilità” a lanciare un “dialogo nazionale”: «Il nostro obiettivo è molto chiaro: tentare un dialogo nazionale, e devo dire che sia il presidente Maduro che il Mud (…) hanno espresso la loro disponibilità al dialogo», entro un termine “ragionevole” per impostare un programma per i colloqui.
L’ex premier spagnolo ha chiesto la massima collaborazione di tutti i rappresentanti politici e sociali in Venezuela. La mediazione internazionale arriva in un momento in cui l’opposizione venezuelana sta facendo pressione sulle autorità per tenere un referendum revocatorio che potrebbe provocare la rimozione dalla carica di Nicholas Maduro.