VENEZUELA. Maduro potrebbe usare i migranti come armi contro le sanzioni 

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Per restare al potere Nicolás Maduro potrebbe costringere metà della popolazione venezuelana a cercare rifugio all’estero.

«È molto, molto possibile che 15 milioni di persone se ne vadano», ha detto Carlos Trujillo, l’ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Organizzazione degli Stati Americani, riporta il Washington Examiner. «In questo momento, solo quattro milioni hanno lasciato il paese, e hanno messo in crisi Colombia, Brasile, Cile e Perù (…) Immaginate cosa potrebbero fare otto milioni. Immaginate cosa potrebbero fare 10 milioni. Immaginate, infine, cosa potrebbero fare 12 milioni».

Questo scenario terribile, ha suggerito Trujillo, potrebbe far sì però che Maduro non sia più in grado di resistere alle pressioni per cedere il potere. Il regime ha mantenuto il controllo dell’esercito nei tre mesi trascorsi da quando il presidente Trump e altre democrazie occidentali hanno riconosciuto come legittimo presidente ad interim il presidente del Parlamento poltiico dell’opposizione, Juan Guaidó. 

Trujillo ha respinto l’idea che lo slancio per cacciare Maduro stia rallentando, anche se i funzionari statunitensi non hanno un piano per una soluzione rapida: «L’azione militare non ci sarà in questo momento, quindi la pressione diplomatica e le sanzioni richiedono tempo (…) Ci vuole tempo. Non si avverte la sensazione in un giorno o due giorni o un mese o due mesi, ma in sei, sette, otto mesi, quando si sono avute in scadenza molte spese non coperte che iniziano ad accumularsi». 

Trump ha imposto sanzioni alla compagnia petrolifera statale venezuelana, Pdvsa; l’amministrazione ha anche inserito nella lista nera quattro compagnie di trasporto marittimo che trasportano il petrolio dal Venezuela a Cuba per frenare la capacità di Maduro di barattare il petrolio in cambio del sostegno dei servizi di sicurezza cubani. Si tratta di mosse indirette contro Maduro, ma una serie di interruzioni di corrente, tra cui due blackout nazionali a marzo, hanno portato la crisi politica a casa di milioni di persone che si sono trovate senza elettricità, a volte per giorni interi.

Graziella Giangiulio