VENEZUELA. Maduro avrebbe riciclato parte dei fondi Pdvsa a Malta?

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Una società di gestione patrimoniale maltese, sospettata di essere utilizzata in un programma di riciclaggio di denaro, è stata multata di 370.000 euro dalla Financial Intelligence Analysis Unit per la sua scarsa due diligence sui suoi clienti politicamente esposti, Pep.

Secondo quanto riporta Malta Today, P. C. M.  ha fatto ricorso al provvedimento comminatogli dopo che l’autorità di regolamentazione finanziaria, Mfsa, ha ordinato che la società, di proprietà del banchiere svizzero K. P., cessi di acquisire nuovi clienti. La polizia ha sequestrato i server informatici dell’azienda.   

È stato rivelato che l’azienda ha trattato 553 milioni di euro in 735 transazioni per soli 53 clienti, tra il 2011 e il 2018, senza una licenza adeguata di pagamento, una violazione che è già costata una multa Mfsa di 63.000 euro. Mfsa e Fiau sospettano, secondo il quotidiano maltese, che l’attività principale dell’azienda fosse lo svolgimento di servizi di pagamento senza licenza per i suoi clienti selezionati, di valore significativamente elevato non legato ad operazioni di investimento, ma in sostituzione di conti bancari o di pagamento.  

K. P. sostiene che le azioni Fiau e Mfsa, del 2018 e due 2016 sono state solo stimolate dai comunicati stampa, dal momento che le due autorità sono rimaste «in silenzio per 10 mesi» dopo le loro richieste di follow-up sulle loro visite in loco del 2016: «La Fiau è stata spinta all’azione da ciò che è emerso nei media per “il possibile impatto (…) sulla reputazione di Malta” nella loro lettera di sanzione», affermano i legali della società.  

Inoltre, P. C. M. è coinvolta in un’indagine sul riciclaggio di denaro sporco per 600 milioni di dollari che arriva alla presidenza venezuelana di Nicolas Maduro, e legata alla sottrazione dei profitti petroliferi del paese.   

La notizia è trapelata il 25 luglio, quando è stata presentata una denuncia penale a Miami, Florida, ma K.P. ha comunicato con la Mfsa solo il 12 agosto quando la stampa maltese ha riportato l’indagine statunitense. Ha ammesso di aver appreso del caso in luglio e ha congelato i conti dei cospiratori.   

I clienti di K.P., citati dal Malta Today, includono il cittadino venezuelano Jose Vincente Amparan Croquer, alias “Chente”, descritto dagli investigatori statunitensi come un «riciclatore di denaro professionale» che utilizza come copertura una società immobiliare spagnola. Secondo la denuncia penale, «Amparan mantiene anche rapporti con l’Istituto finanziario europeo 1 di Malta», sospettato di essere P. C. M.   

Gli investigatori statunitensi hanno utilizzato mandati di ricerca via e-mail per confermare il flusso di fondi dalla venezuelana Pdvsa, ai cospiratori attraverso l’“European Financial Institution 1”. K. P. ha detto alla Mfsa che, oltre ad Amparan, aveva conoscenza degli altri clienti, ma non degli altri tre sospettati di essere figliastri di Maduro, o del banchiere svizzero Matthias Krull, che ha recentemente ammesso il suo ruolo nella manovra.   

«Pcml non ha mai accettato tangenti», ha detto K. P. alla Mfsa: «Nessuno dei rappresentanti della PCM ha mai incontrato il signor Krull, per non parlare dei contatti con lui, quindi ci chiediamo se ci sia coinvolta un’altra azienda maltese».

Graziella Giangiulio