VENEZUELA. L’iperinflazione blocca le terapie per l’AIDS  

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Oltre un milione di venezuelani sono arrivati in Colombia negli ultimi 18 mesi, spinti dal collasso economico, dalla crescente povertà e dalla grave carenza di cibo e medicine, come quelli per l’Hiv.

Dal 1991, il Venezuela distribuisce gratuitamente farmaci antiretrovirali per combattere l’Hiv/Aids. Il farmaco tiene sotto controllo il virus, aumentando le possibilità di una persona di vivere una vita lunga e sana, riporta Reuters.

Ma, come il resto del sistema sanitario pubblico del paese, anche questo programma di cura è crollato a causa dell’implosione economica che ha innescato il più grande esodo di massa nella storia moderna dell’America Latina.

Prima si sono interrotti gli esami di laboratorio e i controlli regolari, poi sono cessati i farmaci antiretrovirali, e infine i medici specialisti hanno lasciato il paese, secondo i migranti venezuelani affetti da Hiv. Dal 2015, la “complessa situazione economica” del paese ha privato il ministero della Salute dei fondi per l’acquisto di medicinali, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Hiv/Aids, Unaids.

La situazione è peggiorata nell’ultimo anno e il Ministero non è stato in grado di fare un acquisto regolare e continuato dei medicinali causando il progressivo esaurimento degli antiretrovirali. All’inizio di quest’anno, e più recentemente in agosto, il Venezuela ha acquistato antiretrovirali attraverso il fondo strategico dell’Organizzazione Panamericana della Sanità e alcuni di questi farmaci hanno cominciato ad arrivare nelle ultime settimane, nella speranza di poter garantire così un trattamento regolare fino a dicembre 2018 o gennaio 2019.

Secondo gli attivisti, un numero crescente di persone affette da queste malattie muoiono dopo aver attraversato il confine con la vicina Colombia.

I farmaci di base per l’Hiv/Aids costano circa 95 dollari al mese in Colombia, cifra assai lontana dalla portata della maggior parte dei migranti, dicono gli attivisti.

Il sistema sanitario pubblico colombiano fornisce gratuitamente gli antiretrovirali, ma non ai migranti venezuelani privi di documenti. Solo coloro che hanno bisogno di cure d’emergenza, comprese le donne incinta, ricevono cure gratuite.

Il ministero della Salute colombiano ha rifiutato di commentare. Le autorità hanno detto che circa 54.500 venezuelani hanno ricevuto cure d’emergenza negli ospedali pubblici di tutto il paese nell’ultimo anno.

Graziella Giangiulio