VENEZUELA. La ripresa parte dal settore petrolifero

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Tra gli 8 e i 10 mila miliardi di dollari potrebbero entrare in Venezuela nel 2017 per mantenere la tendenza al rialzo dei prezzi del petrolio venezuelano. Questo dato, riporta il periodo Panorama, è stato dato dal ministro per il Commercio Estero e gli Investimenti internazionale, Jesus Faria, che ha incontrato più di 80 imprenditori petroliferi locali.

«I prezzi del petrolio sono aumentati, questo è molto soddisfacente per noi (…) Questo 2017 sarà un anno di ripresa economica dal progressivo aumento dei prezzi», ha detto Faria.

Il ministro ha sottolineato che l’esecutivo continuerà a lavorare «per superare la dipendenza dal petrolio. I nostri sforzi sono volti a orientati alle esportazioni non tradizionali dell’economia produttiva. Questo ci protegge contro attacchi futuri sulla nostra principale fonte di reddito la vendita di petrolio».

Nella sua presentazione, Faria ha elencato gli sforzi del governo per rilanciare il settore: «Abbiamo un nuovo accordo di scambio, in cui si afferma che gli esportatori domestici possono trattenere l’80% delle vendite di prodotti in valuta estera; uno stimolo importante per questa attività che permette una maggiore iniezione di liquidità nella nostra economia».

Allo stesso modo, Faria ha sottolineato che «abbiamo ridotto del 60% le formalità di esportazione. Abbiamo il “one stop shop” già aperto, il problema è ora passare alla logistica. È una lotta contro il burocratismo, che si traduce in meno tempo, in riduzione dei costi, una maggiore redditività per gli esportatori».

Il ministro non ha fornito ulteriori dettagli sui prossimi annunci relativi ai cambi e ha sottolineato che «questi sono poteri del presidente Nicolas Maduro» e sul Mercosur e sulle alleanze di cui il paese, a parte ha aggiunto che «a prescindere dalla crisi, i paesi hanno creato una triplice alleanza di accordi che sono mantenuti. Continuiamo a lavorare sulla base di normalità, legalità e integrazione».

Faria ha inoltre sottolineato che nella regione «sono state create le condizioni per una rotta commerciale di spedizione che ci permetterà di incrementare lo scambio di merci tra le nazioni dei Caraibi e dell’America Centrale. Sarà una leva molto importante in modo che ci sia una maggiore complementarità nel commercio».

Graziella Giangiulio