VENEZUELA. Il golpe militare e vicino?

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Gli ufficiali venezuelani che hanno disertato in Colombia affermano che potrebbe essere molto vicino un golpe militare

Stando al Diario de Caracas, il tenente José Alejandro Méndez Sánchez, uno dei disertori accusati d’insurrezione dal governo del presidente Nicolás Maduro e che ha cercato rifugio in Colombia, ha detto che in Venezuela è possibile un’insurrezione militare.

«Sì, è possibile», ha detto Mendez in una intervista andata in onda su Caracol Radio circa la possibilità che in Venezuela si possa verificare un’insurrezione da parte delle Forze Armate; Mendez ha poi aggiunto che lui e i suoi colleghi hanno disertato lasciando «principi, costumi e valori» non più condivisi.

Il tenente ha affermato anche che ci sono 60 detenuti militari presso la sede della Direzione Generale militare di controspionaggio, e che lui mandato a Bogota per segnalare la situazione all’Organizzazione degli Stati Americani, Oas.

Il ministero degli Esteri colombiano ha confermato di aver ricevuto la domanda di status di rifugiato da tre disertori militari venezuelani accusati dal governo di Maduro, e il cui caso è sotto esame.

Come riporta Efe, che cita fonti ufficiali, è impossibile dire adesso se verrà accolta la richiesta dei militari o meno fino alla fine dell’analisi dei casi.

Il 19 aprile 2017 ha circolare nella rete venezuelana in video in cui tre militari dell’esercito venezuelano invitanti loro colleghi a ignorare l’autorità del Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro e dei comandi militari. I militari nel video sono tre giovani tenenti: José Alejandro Méndez Sánchez; David Mogollon Angel Medina; José Alfredo Rodriguez Contreras (nella foto). Nel video il presidente Maduro viene definito un “tiranno” e lo si accusa di violare i diritti umani, in modo simile sostengono che settori dell’opposizione fanno patti nascosti con il “regime” e sostengono la figura del generale Angel Vivas. 

Dalle indagini è emerso che i tre tenenti facevano parte di un’operazione militare che vedeva circa 110 uomini coinvolti per «ripristinare la democrazia in Venezuela» e per «sopprimere la  politicizzazione delle forze armate» chiamato “la Spada di Dio” e in seguito ribattezzato “Movimento per la libertà e la democrazia” riporta il sito El Jojoto.

Il 22 aprile scorso, il ministro degli Esteri del Venezuela Delcy Rodríguez, ha chiesto alla Colombia di consegnare i tre soldati accusandoli di incitare al colpo di stato e che dopo la defezione dalle Forze Nazionali Armate Bolivariane erano fuggiti nel paese vicino alla fine marzo.

Il 26 aprile, Rodriguez ha annunciato che il suo paese avrebbe iniziato l’iter per uscire dall’Oas dopo che l’organizzazione ha messo in calendario una riunione dei ministri degli Esteri senza l’approvazione del Venezuela.

La Colombia ha ricevuto 316 richieste di status di rifugiato, di cui 66 sono state respinte, 25 altri candidati non hanno partecipato all’intervista per accertare la loro idoneità e 27 hanno desistito, due non sono stati riconosciuti come validi per avviare il processo di asilo politico nello scorso anno.

Luigi Medici