VENEZUELA. Gli USA hanno scaricato i ribelli anti Maduro

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Funzionari statunitensi si sarebbero incontrati ripetutamente con i militari venezuelani insorti nel corso dell’ultimo anno allo scopo di preparare potenziali colpi di stato per rovesciare il governo del presidente Nicolas Maduro.

Secondo quanto riportato dal New York Times, nei giorni scorsi, sarebbe stato creato un canale segreto tra i funzionari americani e gli insorti per rovesciare Maduro. Gli elementi dell’opposizione venezuelana, sostenuti dagli Stati Uniti, hanno chiesto a Washington di fornire radio criptate a qualche centinaio di membri del servizio che erano pronti a colpire, ma i funzionari americani avrebbero deciso di non inviare alcun sostegno materiale, con la conseguenza che decine di insorti sono stati arrestati in seguito.

Alla luce di una una crisi umanitaria alimentaria e sanitaria che affligge il Venezuela, i funzionari dell’amministrazione Trump avrebbero deciso che fosse giunto il momento di cercare di rovesciare il governo Maduro, modificando la linea tenuta fino al quel momento. I militari venezuelani che si volevano ribellare a Maduro sono stati inizialmente allontanati dall’amministrazione Obama; hanno avuto più successo nel raggiungere l’attuale Amministrazione Trump, dopo che l’anno scorso Donald Trump aveva dichiarato che Washington aveva una “opzione militare” per il Venezuela.

Simili incontri farebbero crescere i rischi di un effetto domino nella regione, considerando i precedenti esempi storici di interventi Usa in America Latina, tra cui il colpo di stato in Cile nel 1973 e la fallita invasione della Baia dei Porci contro Fidel Castro a Cuba nel 1961. 

La Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione, lo scorso 8 settembre, affermando che «la preferenza politica degli Stati Uniti per un pacifico e ordinato ritorno alla democrazia in Venezuela rimane invariata (…) Il governo degli Stati Uniti ascolta quotidianamente le preoccupazioni dei venezuelani di tutti i ceti sociali – siano essi membri del partito al potere, dei servizi di sicurezza, di elementi della società civile o di milioni di cittadini costretti dal regime a fuggire all’estero. Condividono un obiettivo: la ricostruzione della democrazia nella loro patria (…) Una soluzione duratura all’aggravarsi della crisi venezuelana può sorgere solo dopo il ripristino della governance attraverso pratiche democratiche, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali», si legge nella dichiarazione. 

Graziella Giangiulio