VENEZUELA. Cresce il prezzo del Petro 

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Il prezzo delle azioni del Petro è andato alle stelle il 4 gennaio, arrivando a 38.290,80 bolivar sovrani, con un aumento del 325,45% in poco più di un mese da quando il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha annunciato il prezzo della criptomoneta alla fine di novembre, fissandolo a 9.000 bolivar sovrani. 

La nuova quotazione del Petro, riporta El Universal, che si riferisce alla fissazione del salario minimo nazionale e allo stesso tempo funge da indice per alcuni servizi pubblici, come l’ottenimento dei passaporti, è stata stabilita dalla Banca Centrale del Venezuela, nonostante il fatto che sul suo sito Internet, nella sua home page, mantenga il valore della moneta cripto a 9000 bolivar sovrani. Il giornale venezuelano, poi, fornisce a tutti lettori anche indicazioni di come esattamente controllare il valore del Petro, dicendo come entrare in un menù dove vengono forniti i dati aggiornati non visibili dalla home page e in cui il Petro ha  il valore fissato a 38.195,07 per l’acquisto e 38.290,80 per la vendita, seguito dal dollaro Dicom, che rimane a 638,18 bolivar sovrani.

Alla fine di novembre il Petro è passato da 3.600 a 9.000 bolivar sovrani e il salario minimo nazionale a 4.500 e lo stesso importo è previsto per il pagamento delle pensioni da parte dell’Istituto venezuelano di sicurezza sociale. Secondo la nuova quotazione del Petro, da parte della Banca centrale, il salario minimo dovrebbe essere di 19.145,40 bolivar sovrani, unità dismisura introdotta dal governo dall’agosto 2018, quando furono annunciate le nuove misure economiche che hanno eliminato cinque zeri al precedente conio monetario o bolivar forte.

Nel 2019, l’iperinflazione, ha riportato la rivista Panorama, continuerà a soffocare l’economia venezuelana se il governo non adotterà misure correttive per affrontarla. Il costante aumento dei prezzi di beni e servizi fa sì che vengano richiesti più soldi ogni giorno, specialmente il denaro contante che, secondo la testata, la cui circolazione sarebbe ancora una volta, progettata per favorirne la scarsità.

Graziella Giangiulio