VENEZUELA. Con il Petro, Maduro aggira l’embargo

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Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato il 4 dicembre la creazione di Petro, la criptovaluta venezuelana «per andare avanti sulla questione della sovranità monetaria, per effettuare transazioni finanziarie e per superare il blocco finanziario (…) Il Venezuela ha annunciato la creazione della sua criptovaluta. Sarà chiamata Petro (…) questo ci permetterà di muoverci verso nuove forme di finanziamento internazionale per lo sviluppo economico e sociale del Paese», ha detto Maduro durante il suo programma televisivo settimanale, trasmesso sulla televisione di stato, riporta El Diario de Caracas.

Il presidente ha spiegato che il suo governo sosterrà la criptovaluta «con le riserve di oro venezuelano, petrolio, gas e le ricchezza dei diamanti».

A questo proposito, ha anche annunciato la creazione dell’osservatorio della “blockchain” del Venezuela, che sarà legata al ministero della Pubblica Istruzione, Scienza e Tecnologia, e che sarà «la base istituzionale, politica e legale per la criptovaluta venezuelana. All’inizio, «il compito di questo osservatorio è quello di formare un team multidisciplinare di 50 persone (…) la creazione di un team multidisciplinare di esperti nei settori della tecnologia, economia e finanza, legale, area valutaria, tra gli altri mezzi di comunicazione» ha spiegato Maduro.

Il capo dello Stato ha detto che ascolterà le proposte dell’Asociación Nacional  de Criptomonedas che, come dichiarato da uno dei suoi membri, fa presagire la scomparsa del denaro contante in futuro e suggerisce che lo Stato possa effettuare una vendita di petrolio attraverso il Petro.

Inoltre, Caracas potenzia le sue capacità militari. Il 4 dicembre, la Tass riporta che la Russia ha soddisfatto un pacchetto di oltre 10 contratti per la fornitura di armamenti al Venezuela. L’annuncio è stato dato a  Expodefensa 2017, mostra delle armi aperta in Colombia il 4 dicembre. La mostra si terrà dal 4 al 6 dicembre.

Il pacchetto di oltre 10 contratti conclusi con il Venezuela nel 2009 dovrebbe essere completato nel 2017: la Russia ha consegnato veicoli corazzati, missili, artiglieria, armamenti, sistemi di difesa aerea e le relative attrezzature militari.

Graziella Giangiulio