VENEZUELA. Caracas attacca Tillerson e l’OPEC tappa le sue falle

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Il Venezuela ha definito “oltraggiose” le parole del Segretario di Stato statunitense Rex Tillerson, secondo cui l’esercito del Venezuela potrebbe decidere di cacciare il presidente Nicolas Maduro. 

Il ministro della Difesa Vladimir Padrino ha detto che Tillerson, alla vigilia di un tour dell’America Latina, stava facendo un’«acrobazia pubblicitaria» per cercare di convincere altre nazioni a “intervenire” nella nazione sudamericana dell’Opec per rovesciare il governo chavista, riporta Reuters.

Negli stessi giorni, sono usciti i dati Opec sulla produzione di greggio a gennaio. La produzione dell’organizzazione e della Russia si è mantenuta stabile, con l’aumento in Arabia Saudita e in Iran, che hanno compensato il continuo deterioramento dell’industria petrolifera del Venezuela.

La produzione complessiva dei 14 membri dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio è salita di soli 20.000 bpd a 32,4 MMbpd nel mese di gennaio, secondo Bloomberg. La produzione della Russia è di poco cambiata rispetto a dicembre e in totale 10,95 MMbpd, secondo i dati del ministero dell’Energia russo.

Il cartello di Vienna continua a restringere la produzione ancor più di quanto non abbia promesso nell’accordo con Russia e altri produttori, volto a compensare l’eccesso globale. La Russia ha mantenuto il suo impegno anche dopo che i suoi maggiori produttori hanno dichiarato, alla fine dell’anno scorso, che non stavano modificando i loro piani di investimento per quest’anno.

L’accordo tra Opec e i suoi alleati ha già raggiunto il suo obiettivo di far tornare il prezzo del greggio a livelli definiti “normali”. Nel complesso, i dati Bloomberg hanno mostrato che nel mese di gennaio i 12 membri dell’Opec hanno raggiunto quota 127%, mentre la Russia lo ha rispettato quasi al 100%.

Una delle ragioni dell’eccesso di conformità dell’Opec risiede in parte nel Venezuela, dove la recessione cronica fatto calare la produzione del paese, facendola scendere di 30.000 bpd fino a 1,67 MMbpd a gennaio, il livello più basso dal 1989, riporta World Oil.

Bloomberg ha inoltre evidenziato che la produzione venezuelana di dicembre è stata inferiore a quanto previsto in precedenza, evidenziando una riduzione di 110.000 bpd rispetto alla stima precedente.

Graziella Giangiulio