I problemi del bolivar

86

VENEZUELA – Caracas 26/01/2015. Il peggioramento dei problemi economici del Venezuela, in particolare la debolezza del bolivar e i controlli valutari restrittivi hanno colpito i profitti delle imprese statunitensi nel quarto trimestre del 2014 e probabilmente causaranno maggiori difficoltà nel 2015.

Ford Motor ha annunciato il 23 gennaio che il suo carico fiscale era di 800 milioni di dollari per la sua attività in Venezuela, e sempre la Ford accusava i controlli sui cambi del paese sudamericano per la limitazione delle sue operazioni nel paese, compresi il pagamento dei dividendi in dollari Usa. La casa automobilistica ha anche detto che non poteva mantenere la normale produzione in Venezuela con una tanto limitata disponibilità di ricambi per veicoli. Nella stessa giornata, la Kimberly-Clark ha detto che a causa delle variazioni del tasso di cambio in Venezuela aveva registrato un carico fiscale di 462 milioni di dollari nel trimestre, accusando l’incertezza e la mancanza di liquidità del Venezuela per le decisioni che hanno portato a tagliare i dividendi. Il 21 gennaio, il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, aveva detto di voler rimodellare i controlli monetari nel paese in cui i dollari sono venduti per circa 184 bolivares per dollaro sul mercato nero, ma non ha specificato quanto o come sarà il nuovo meccanismo valutario. Mauro ha anche annunciato che il nuovo meccanismo prevede di fornire dollari anche attraverso operatori privati, che cercheranno di sostituire il mercato parallelo. In un contesto di alta inflazione, le aziende spesso richiedono l’approvazione di Caracas per aumentare i prezzi. Ritardi nell’approvazione o aumenti dei prezzi che non corrispondono al tasso di inflazione, ora vicino al 64 per cento, rischiano di causare perdite e disparità tra costi e ricavi. Nell’ultimo anno, prima dell’annuncio di Maduro, alcune grandi aziende americane, come Procter & Gamble, General Motors, Baker Hughes Inc. e Brink avuto subito perdite finanziarie legate al bolivar. Nel 2014, l’azienda di prodotti per la pulizia e per la casa Clorox ha deciso di lasciare il Venezuela. Ad ottobre 2014, il suo amministratore delegato, Don Knauss aveva detto che Caracas impiegava troppo tempo per approvare gli aumenti di prezzo e quando lo ha fatto, non erano come promesso. In generale, secondo l’istituto di analisi di Caracas, Ecoanalitical, le imprese straniere hanno dividendi stimati a 16 miliardi di dollari registrati sui loro bilanci ma il valore reale di tali attivi potrebbe essere un notevolmente inferiore, a seconda del tasso di cambio. Per fare un esempio, alla fine del terzo trimestre, American Airlines Group Inc ha avuto 721 milioni di dollari di utili, ad un tasso di cambio medio ponderato di 6,41 bolivar per dollaro; ma se la compagnia avesse usato il tasso corrente, del mercato parallelo, di 184 bolivar per dollaro, secondo i dati di Dolartoday.com, ne avrebbe registrati solo 25 milioni.