Vendita di armi Usa al Bahrein

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USA – Washington. Nonostante la sanguinosa repressione su manifestanti del governo del Bahrein durante le dimostrazioni che richiedevano maggiore democrazia, gli Stati Uniti hanno continuato a fornire armi e di manutenzione alla piccola nazione del Golfo Persico.

Una serie di documenti del Dipartimento della Difesa statunitense ottenuti da ProPublica, organizzazione no profit che si occupa di giornalismo investigativo con sede a New York, forniscono un quadro completo della vendita di armi made in Usa al governo del Bahrein: munizioni, parti di veicoli da combattimento, apparecchiature di comunicazione, elicotteri Blackhawk, sistemi missilistici non meglio identificati. I documenti, forniti in risposta ad una richiesta effettuata sulla base del Freedom of Information Act e che riguardano un periodo di oltre un anno che termina a febbraio 2012, lasciano ancora aperte molte questioni. In ogni caso, non è chiaro se le armi siano state consegnate; inoltre, scorrendo l’elenco delle forniture (il cui elenco è scaricabile dal sito di ProPublica) alcune voci fanno pensare alla fornitura di manutenzione o di pezzi di ricambio.

Il portavoce del Dipartimento della Difesa Paul Ebner si è rifiutato di offrire più dettagli: «Non posso entrare nello specifico per la sicurezza del Bahrein», ha detto Ebner, riporta la testata statunitense.

Se per il governo degli Stati Uniti la vendita di armi al Bahrein è solo per la difesa esterna, i sostenitori dei diritti umani affermano che alcune di queste forniture potrebbero essere utilizzate contro i manifestanti civili. «Il governo degli Stati Uniti non dovrebbe fornire ulteriore materiale militare che potrebbe peggiorare la situazione» ha detto Sunjeev Bery, direttore per il Medio Oriente di Amnesty International Usa.

Purtroppo, ci sono state segnalazioni che il Bahrein abbia utilizzato elicotteri di fabbricazione Usa per sparare sui manifestanti nel periodo più intenso della repressione. Il Time ha riportato, a marzo 2011, che elicotteri Cobra avevano aperto il fuoco contro i manifestanti.

Nell’elenco rilasciato dal Dipartimento della Difesa ci sono due voci relative a elicotteri “AH-1F Cobra” a marzo e aprile del 2011. Non sono specificati però né l’esatto tipo di mezzo ne il servizio eventualmente venduto assieme al mezzo (manutenzione) né la data di consegna.

La Difesa statunitense ha fatto sapere che gli Stati Uniti stanno addestrando le forze del Paese: nel mese di aprile 2012, per esempio, lo Spi dell’esercito statunitense ha riferito che una squadra americana specializzata nella formazione era in Bahrein per insegnare a utilizzare le attrezzature acquistate dagli Stati Uniti: elicotteri Blackhawk.

L’amministrazione Obama ha appoggiato e appoggia la famiglia regnante del Bahrein, sunnita, nel corso di quasi due anni di proteste di una popolazione a maggioranza sciita. Il Bahrein è un alleato di lunga data e la sede di una grande base navale americana, considerata particolarmente importante viste le attuali tensioni con l’Iran.

Il dettagliato elenco non indica valori in dollari, ma un documento separato riporta un valore delle stesse pari a 51 milioni di dollari, consegnate al Bahrain nel corso dell’anno a partire dall’ottobre 2010, diversi mesi prima, quindi dell’inizio delle proteste.

Gli Stati Uniti vendono armi al regno del Golfo da tempo:  un totale di 1,4 miliardi dollari a partire dal 2000, secondo il Dipartimento di Stato. Le vendite non sono state messe sotto esame fino a quando le forze di sicurezza non hanno ucciso almeno 19 persone nei primi mesi della repressione nel 2011.

L’amministrazione ha bloccato una proposta di vendita di Humvee e missili nell’autunno 2011 dopo una critica ufficiale del Congresso. Ma la rivista Foreign Policy ha riportato della vendita di altre apparecchiature non meglio specificate senza alcuna notifica pubblica.

I nuovi documenti offrono maggiori dettagli su ciò che è stato venduto in quel periodo, tra un “elicottero Blackhawk completo di armamenti” nel novembre 2011 e un sistema missilistico nel gennaio 2012. Nel maggio 2012, l’amministrazione ha annunciato che che ha venduto elementi non meglio specificati alla Difesa del Bahrein «non utilizzati per il controllo della folla», pur mantenendo il blocco su Humvee e missili Tow.

Nel frattempo in Bahrein, la più alta corte del Paese, a gennaio 2013, ha confermato lunghe pene detentive per 13 attivisti di alto profilo accusati di complottare per rovesciare il governo.