Shale Gas World Europe 2013

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POLONIA – Varsavia 27/09/2013. Il 27 e 28 novembre Varsavia ospiterà lo Shale Gas World Europe 2013, quarta edizione dell’expo continentale dedicata al gas di scisto.

All’evento prenderanno parte più di 750 visitatori, 50 rappresentanti governativi e di aziende del settore e 58 espositori provenienti da tutt’Europa. Tra questi ultimi ci saranno: società operanti nella fornitura di servizi tecnologici, soluzioni informatiche e di gestione di progetti integrati nel comparto petrolifero e del gas; imprese specializzate in servizi di ingegneria, di costruzione, di produzione e manutenzione nei processi dell’upstream, midstream e downstream; produttori e distributori di sostanze chimiche industriali; fornitori di componenti e servizi per l’industria energetica in generale; aziende qualificate nella elaborazione di studi ambientali baseline (Ebs), nella valutazione ambientale di rischio (Ser), nel monitoraggio continuo delle acque sotterranee e delle emissioni di shale gas in fase operativa e post operativa. 

La kermesse polacca non rappresenterà soltanto uno “spazio” espositivo e commerciale per le imprese attive nell’estrazione e trasformazione dei combustibili fossili convenzionali e non convenzionali, ma anche un’importante occasione in cui rappresentanti politico-istituzionali, di oil companies, di blue chip, europei e non, potranno dibattere e confrontarsi sullo sfruttamento futuro del gas shale, su eventuali strategie commerciali, su questioni geofisiche (legate alla perforazione e all’estrazione) e su ambiente e community engagement. A tal proposito sono previsti workshop, tavole rotonde e convegni pubblici. Gli interventi dei convenuti verteranno su temi cardine quali: la “progettazione”, a livello statale ed europeo, di un regime normativo adeguato all’ottimizzazione dello sfruttamento delle riserve di shale gas; la massimizzazione della produzione di gas di scisto in Polonia, Ucraina, Olanda, Regno Unito, Lituania ed in altri Stati europei; le tecnologie e le conoscenze mediante le quali gli operatori del settore possono passare con successo dall’esplorazione alla produzione del metano; la stima dei volumi di combustibili non convenzionali in nuovi bacini; la possibile crescita economica e commerciale dei Paesi interessati allo sviluppo ed all’intensificazione dell’estrazione del gas da argille; le modalità per limitare l’impatto ambientale del gas di shale attraverso sofisticati sistemi strumentali di controllo; il successo delle fonti energetiche non convenzionali negli Usa. 

Non è un caso che lo Shale Gas World Europe si svolgerà per l’ennesima volta a Varsavia. La Polonia, infatti, possiede circa 2.000 miliardi di metri cubi di gas shale, di cui da 346 a 768 estraibili, ovvero le riserve più ingenti di qualsiasi Stato dell’Unione europea, ed è stata la prima nazione del vecchio continente a puntare realmente su questa risorsa energetica. Da poco più di due mesi, inoltre, ha rivelato il viceministro polacco Piotr Wozniak, sono iniziate le operazioni di sfruttamento di un giacimento sito nel nord del Paese, nei pressi della cittadina di Lebork,. A condurre i lavori è la Lane Energy Poland, società controllata dall’americana ConocoPhillips, che sta estraendo circa 8.000 metri cubi giornalieri di gas di scisto, “utili” a diversificare le fonti energetiche della Polonia ed a ridurne la dipendenza dal combustibile importato dalla Russia.

Tali risultati, tuttavia, non hanno impedito a molti Stati comunitari, Francia in testa, di continuare ad esercitare pressioni sull’Ue al fine di proibire l’estrazione della suddetta tipologia di metano per ragioni di impatto ambientale.