Tashkent esporta gas e luce lasciando i cittadini al freddo e al buio

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UZBEKISTAN – Tashkent. 24/08/13. Continua la rincorsa all’oro nero per le strade della capitale dell’Uzbekistan. Dalla seconda metà di agosto infatti la benzina non è arrivata ai distributori del capitale.

Automobilisti a secco e caccia di benzinai aperti danno l’assalto alle pompe ancora aperte. La mancanza di benzina in Uzbekistan non è una novità ma a preoccupare ora sono i pressi del carburante al mercato nero. La crisi del carburante attuale è accompagnato da altri due fattori spiacevoli per i proprietari di auto. Dal 19 agosto in molte stazioni di gas a benzina è salito bruscamente circa 0,92 dollari al tasso del “mercato nero” al litro, invece che i prezzi fissati dal governo nel 1645 Soms (circa 0,6 dollari). E ancora la benzina che si trova presso i distributori e di scarsa qualità, infine i distributori che hanno mantenuto il prezzo imposto dallo stato non rilasciano più di 20 litri di carburante. Non solo in alcune regioni dell’Uzbekistan alle porte dell’autunno ci si chiede come verranno riscaldati gli alloggi. Questo il caso della regione di Andijan circa il 43% della popolazione qui vive senza acqua calda né riscaldamenti. E mentre la rabbia degli abitanti monta, sui media locali si legge la notizia che aumentano le esportazioni di gas verso la Cina e di elettricità verso l’Afghanistan e in futuro verso il Pakistan.