USA. Trump nomina un amico di Bannon alla guida dei media di stato USA

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Il presidente Donald Trump ha indicato un regista conservatore, molto vicino a Steve Bannon, come guida della struttura radiotelevisiva del governo degli Stati Uniti. Si tratta del Broadcasting Board of Governors, un’agenzia da 685 milioni di dollari che supervisiona importanti testate degli Stati Uniti tra cui Voice of America Radio Free Europe/Radio Liberty.

Secondo quanto riporta Fp, Michael Pack è un feroce critico dell’“agenda politicamente corretta” nelle università di tutto il paese, dove dice che i professori liberal di mass media fanno frequentare agli studenti corsi di cinematografia ambientale e cultura gay. La scorsa settimana, la Casa Bianca aveva annunciato la nomina di Pack come Ceo del Broadcasting Board of Governors ed ora Pack attende la conferma del Senato. Se avvenisse, Pack assumerà la direzione di un’agenzia governativa, divisa dalla politica di Trump. Tradizionalmente, il Board era supervisionato da un consiglio di amministrazione bipartisan, ma una legge dell’Amministrazione Obama, ha cambiato le cose consolidando il potere del Ceo e creando un nuovo consiglio solo consultivo. L’amministrazione Trump ha previsto un bilancio Bbg da 661 milioni di dollari per l’esercizio finanziario 2019.

Pack ha lavorato a due documentari con Bannon e ha denunciato che i liberal avevano una “morsa politicamente corretta” sulle scuole di cinema: «Gli studenti devono frequentare corsi di cinematografia ambientale, social media, film su gay e lesbiche, cinema attivista, tutti elementi che spingono il familiare programma politicamente corretto (….) Agli studenti viene insegnato a fare film che guardano la storia e la società americana solo attraverso la lente della razza, della classe e del genere. I professori di cinematografia tendono ad essere ancora più liberal dei loro omologhi di altre discipline. Ogni anno indottrinano un nuovo gruppo di decine di migliaia di giovani studenti», aveva scritto Pack sul sito The Federalist.

L’opposizione afferma che Trump potrebbe trasformare il Broadcasting Board of Governors in una propria macchina di propaganda personale pur non avendo il Ceo alcun potere di supervisione editoriale sull’organizzazione.

Luigi Medici