USA. Trump continua ad attaccare Pechino

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di Antonio Albanese STATI UNITI D’AMERICA – Des Moines 11712/2016. Il presidente eletto Donald Trump il 9 dicembre ha detto che gli Stati Uniti devono migliorare le loro relazioni con la Cina. «Dobbiamo migliorare il nostro rapporto con la Cina» ha detto Trump durante un raduno in Iowa. «La Cina non è un’economia di mercato (…) non hanno giocato secondo le regole, è arrivato il momento che debbano iniziare a farlo», riporta Reuters.

Trump ha criticato più volte la Cina durante la sua campagna presidenziale e ha affrontato una protesta diplomatica di Pechino la scorsa settimana dopo aver parlato per telefono con il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen. Pechino considera Taiwan una provincia ribelle. La telefonata tra Donald Trump e Tsai Ing-wen è stato il primo contatto di alto livello con Taiwan da parte di un presidente eletto Usa da quando Jimmy Carter adottò la politica di “una sola Cina” nel 1979, riconoscendo solo il governo di Pechino.

Trump ha proseguito con il manifestare le sue critiche a Pechino durante il “Thank You Tour”. Pechino compie «il più grande furto di proprietà intellettuale, mette tasse inique sulle nostre aziende, non aiuta con la minaccia della Corea del Nord come dovrebbe, stanno facendo una massiccia svalutazione della loro moneta e fanno dumping» ha detto Trump della Cina «Oltre a questo, sono meravigliosi, vero?». Attualmente la Cina non è considerata un manipolatore di valuta sia dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti o del Fondo monetario internazionale. L’Organizzazione Mondiale del Commercio considera le tariffe cinesi sulle merci importate generalmente superiori a quelle degli Stati Uniti.

Trump ha indicato come ambasciatore in Cina, il governatore dell’Iowa Terry Branstad, dicendo che lo aveva sempre incoraggiato a non dire nulla di negativo su Cina nel suo stato; «Ho tanti amici lì», avrebbe detto Branstad a Trump. Il governatore dell’Iowa ha detto che lui e il presidente cinese Xi Jinping hanno un’amicizia di vecchia data, 30 anni; Branstad ha visitato la Cina almeno sei volte, e Xi è stato in Iowa due volte (nella foto un loro incontro).