USA. Nessuna traccia di cyberespionage da Kaspersky 

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Circa il 15 per cento delle agenzie governative statunitensi ha rilevato la presenza di software di Kaspersky Lab sui loro sistemi in una revisione effettuate per la preoccupazione sulla possibile presenza di backdoor imposte dal Cremlino.

Secondo quanto affermato da Jeanette Manfra, assistente segretario per la cybersecurity della Homeland Security Usa, ripresa da Rferl, il 94 per cento delle agenzie ha partecipato a un sondaggio sulla sicurezza delle loro reti per identificare qualsiasi uso dei prodotti Kaspersky e di rimuoverli.

Manfra ha detto che il suo dipartimento non ha «attualmente prove concludenti» che qualsiasi rete sia stata violata a causa dell’uso di software Kaspersky. L’Amministrazione Trump ha ordinato a settembre alle agenzie civili statunitensi di rimuovere il software Kaspersky dalle proprie reti, accusandolo di essere utilizzato dalle agenzie di intelligence russe per spiare il governo degli Stati Uniti. La decisione è stata una risposta alla percepita minaccia alla sicurezza nazionale posta dalla Russia nel cyberspazio, comprese le accuse che Mosca ha tentato di influenzare le elezioni presidenziali americane dello scorso anno, attraverso attacchi cyber e manipolazione dell’informazione.

Kaspersky ha ripetutamente negato di avere legami con qualsiasi governo, e ha detto che non avrebbe aiutato nessun governo nel compiere cyberespionage. Mosca ha negato qualsiasi interferenza nelle elezioni presidenziali del 2016 negli Stati Uniti.

Va ricordato che l’amministratore delegato della società di software, Yevgenny Kaspersky, è un ingegnere matematico che ha frequentato una scuola legata al Kgb e una volta ha lavorato per il ministero della Difesa russo.

L’ordine di Trump richiedeva alle agenzie civili di identificare qualsiasi uso dei prodotti Kaspersky entro 30 giorni e di interromperne l’uso entro 90 giorni. Novantasei delle 102 agenzie federali hanno riferito di aver trovato il software Kaspersky sulle proprie reti, oggi il Dipartimento sta lavorando con le restanti agenzie per valutare le loro reti. Il governo si è conformato in generale alla direttiva di rimuovere il software, ha detto Manfra.

Luigi Medici