ISIS negli USA dal Messico

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STATI UNITI D’AMERICA – Washington 08/09/2014. Negli Usa ci sono cellule dormienti dello Stato Islamico.

A lanciare l’allarme è stato un ex agente operativo della Cia, oggi commentatore in materia di Sicurezza Nazionale per la Cnn, Robert Baer. Secondo Baer, in  un servizio della Cnn, i dati raccolti sul campo dall’intelligence statunitense «dicono che Isis è già qui (negli Usa, ndr), e che sono in grado di colpire». Gli agenti dei servizi segreti statunitensi stanno infatti monitorando le attività di sospetti terroristi dello Stato islamico che entrano negli Stati Uniti attraverso il confine meridionale del Messico. Baer aggiunge che non si tratta solo di stranieri ma che ci sono cittadini americani partiti per la Siria per combattere con “la resistenza”, e poi tornati.  La Cia «non può ancora dimostrare la loro appartenenza. Stanno aspettando di avere abbastanza informazioni per farli funzionare realmente», ha detto Baer alla Cnn, aggiungendo che la comunità d’intelligence Usa è in grande allarme. Ad agosto la Cia aveva dato l’allerta: lo Stato islamico ha creato cellule fuori dalle sue roccaforti in Iraq e in Siria; tra i suoi obiettivi ci sono città in Europa, e i paesi del Medio Oriente.  In una conferenza stampa del 14 agosto, la Cia ha detto di aver registrato «un ampliamento delle sue ambizioni esterne» aggiungendo che ora secondo le loro stime ci sarebbero oltre 10mila combattenti nei ranghi dello Stato islamico. Inoltre, poiché lo Stato Islamico ha preso, a giugno, la seconda città più grande dell’Iraq, Mosul, ha incrementato le sue casse in maniera significativa avendo anche conquistato i giacimento di petrolio nelle vicinanze della città e la diga di Mosul. Lo Stato Islamico attualmente ha preso cinque giacimenti di petrolio da cui trae i ricavi per le sue operazioni. Per l’intelligence statunitense, lo Stato islamico ha attratto miliziani di diversa provenienza  per combattere tra le sue fila, e, tra loro, ce ne sono molti con passaporti occidentali. Dopo un addestramento rigoroso, alcuni vengono fatti tornare in patria, con l’ordine di creare lì nuove cellule terroristiche.