USA. Mattis chiede a Biden di stracciare l’America First di Trump

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L’ex segretario alla Difesa Jim Mattis ha rotto il suo silenzio sulle elezioni con un appello pubblico al presidente eletto Joe Biden per modificare il corso dell’attuale politica di difesa. Accanto a tre coautori, il 23 novembre, Mattis ha pubblicato un articolo su Foreign Affairs, ripreso da Military.,com, che mette in guardia da un brusco allontanamento dall’Afghanistan e chiede l’eliminazione del concetto di “America First” come principio della strategia di difesa. «Eliminare oggi il coinvolgimento degli Stati Uniti in Afghanistan, Iraq e altrove come guerre “infinite” o “per sempre” – come fanno sia il presidente Donald Trump che il presidente eletto Joe Biden – piuttosto che come sostegno a governi amici che lottano per esercitare il controllo sul proprio territorio non ha senso», hanno scritto Mattis e i suoi coautori; «È nell’interesse degli Stati Uniti costruire la capacità di tali governi di affrontare le minacce che riguardano gli americani».

Mattis è stato affiancato da Kori Schake, dell’American Enterprise Institute; Jim Ellis, ex capo del Comando Strategico degli Stati Uniti; e Joe Felter, veterano delle Forze Speciali dell’Afghanistan, oggi dell’Hoover Institution.

Come segretario alla Difesa, Mattis è stato il principale artefice della strategia di difesa nazionale, che ha diretto i militari per prepararsi a potenziali conflitti con la Russia e la Cina. Ma Mattis e gli altri esortarono Biden e il suo nuovo team di sicurezza nazionale a dare all’Nds un’importante riscrittura e ad ammorbidire il tono conflittuale: «A gennaio, quando il presidente Joe Biden e il suo team di sicurezza nazionale inizieranno a rivalutare la politica estera degli Stati Uniti, speriamo che rivedranno rapidamente la strategia di sicurezza nazionale per eliminare “America First” dal suo contenuto, ripristinando al suo posto l’impegno per la sicurezza cooperativa che ha servito così bene gli Stati Uniti per decenni», hanno scritto gli autori.

Trump ha licenziato il Segretario della Difesa Mark Esper il 9 novembre, poco dopo che Esper aveva chiesto una più stretta collaborazione con gli alleati. Il sostituto di Esper, Christopher C. Miller, ha annunciato l’intenzione di portare le truppe americane a 2.500 in Afghanistan e 2.500 in Iraq entro il 15 gennaio. Questa mossa deve essere rivalutata, hanno detto i quattro autori: «Il rafforzamento della sicurezza nazionale deve partire dalla verità fondamentale che gli Stati Uniti non possono proteggere se stessi o i loro interessi senza l’aiuto di altri», hanno scritto Mattis e gli altri.

«Anche prima della pandemia di coronavirus, la Strategia di difesa nazionale del 2017 descriveva un ambiente internazionale di crescente disordine globale, concorrenza strategica a lungo termine, rapida dispersione delle tecnologie ed erosione del vantaggio militare degli Stati Uniti (…) Gli Stati Uniti oggi stanno minando le fondamenta di un ordine internazionale manifestamente vantaggioso per gli interessi degli Stati Uniti, riflettendo una fondamentale ignoranza della misura in cui sia le robuste alleanze che le istituzioni internazionali forniscono una profondità strategica vitale», si legge nel pezzo.

In pratica, hanno aggiunto, “l’America prima di tutto” ha significato “l’America da sola”, rendendo la nazione più vulnerabile alle minacce emergenti: «Per quanto l’esercito americano sia capace, i principali avversari degli Stati Uniti sono più vincolati dalla loro rete di alleanze che dalla loro potenza militare».

L’articolo esorta la nuova amministrazione Biden a mostrare più rispetto per le preoccupazioni degli alleati nell’unirsi agli Stati Uniti per affrontare le sfide globali: «I sostenitori dell’approccio dell’attuale amministrazione sembrano credere che altri paesi non avranno altra scelta che aderire ai desideri degli Stati Uniti e cooperare alle sue condizioni. Questa è un’illusione»

L’obiettivo degli Stati Uniti dovrebbe «non solo essere quello di scoraggiare la guerra tra grandi potenze, ma di cercare la pace di grande potenza e la cooperazione per far progredire gli interessi comuni. Per questo, le alleanze e le partnership degli Stati Uniti sono particolarmente cruciali», hanno scritto Mattis e i suoi.

Antonio Albanese