Manipolata l’intelligence USA su DAESH?

52

STATI UNITI D’AMERICA – Washington 10/09/2015. I funzionari militari statunitensi avrebbero riscritto i rapporti d’intelligence per dare una valutazione ottimistica della campagna guidata dagli Usa contro Isis.

Stando a quanto ha riportato il quotidiano The Daily Beast il 9 settembre. Ad agosto, l’Ispettorato generale del Pentagono ha iniziato una indagine dopo che alcuni analisti civili che lavorano presso la Defense Intelligence Agency hanno detto di avere le prove che i funzionari dello US Central Command (Centcom) hanno rielaborato le conclusioni dei rapporti di intelligence preparati per Barack Obama e altri leader politici. Per il giornale on line statunitense, più di 50 analisti hanno denunciato la manipolazione dei loro rapporti: «Il fatto che così tante persone si siano lamentate suggerisce l’esistenza di problemi sistemici, radicati nel modo in cui il comando militare statunitense valuti l’intelligence sulla guerra contro Isis». The Daily Beast ha poi aggiunto: «Il cancro era all’interno degli alti livelli della struttura d’intelligence», citando un funzionario della difesa rimasto anonimo. Secondo una direttiva dell’Ufficio del Direttore della National Intelligence, che sovrintende alle 17 agenzie di intelligence, le valutazioni analitiche «non devono essere distorte» da punti di vista politici o da questioni particolari. Se le valutazioni sono state distorte, questo fatto potrebbe contribuire a spiegare perché la percezione pubblica dei progressi contro i militanti di Isis sia cambiato. Dall’inizio dei bombardamenti sullo Stato Islamico in Iraq, iniziato un anno fa, e poi in Siria, le forze di sicurezza irachene hanno ripreso parte del territorio precedentemente preso dallo Stato Islamico, ma non le grandi città come Mosul e Ramadi. Ma le agenzie di intelligence degli Stati Uniti hanno recentemente scoperto che lo Stato Islamico ha subito danni di non grande entità e si è espanso in Nord Africa e in Asia centrale.