USA. Il supercannone USA assomiglia molto a quello di Saddam e di Hitler: un deja vu

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L’esercito degli Stati Uniti ha rivelato che sta lavorando a nuove armi, su tutte spicca un supercannone con una portata di oltre 1600 km. Il Pentagono dice che avrà un prototipo pronto entro il 2023, anche se e quando tale arma entrerà effettivamente in servizio non è noto. Se il progetto fosse completato e funzionasse, potrebbe essere impiegato in tutto il mondo, compresi luoghi come il Giappone e la Corea in Asia, nei paesi della Nato, in particolare quelli dell’est, anche in Medio Oriente come in Arabia Saudita.

L’idea non è una novità: nel 1880, prototipi furono testati negli Stati Uniti, in Francia e in Germania; la Germania nazista costruì una super arma a lungo raggio, nota come V-3Vergeltungswaffe che entrò in servizio inizialmente per bombardare Londra.

Poi è venuto il PC-2 “Project Babylon” di Gerald Bull, esperto di artiglieria canadese che lavorò per Saddam Hussein.

Si trattava di cannoni “standard” non precisi usati per bombardamenti terroristici, in pratica.

In realtà sappiamo molto poco del nuovo progetto dell’esercito americano, ma abbastanza è stato rilasciato per suggerire che sarà diverso dai precedenti storici perché il suo obiettivo è l’alta precisione. Chiamamto Strategic Long Range Cannon, Slrc, lo scopo è quello di avere un’arma di stallo a lungo raggio che può eliminare le difese nemiche, come i siti missilistici di difesa aerea, compreso l’S-400 russo. Quindi, è richiesta la precisione, e per farlo dovrà essere “sterzante” e avere capacità di localizzazione per inseguire bersagli che possono essere semimobili.  Ad esempio, l’S-400 russo.

Noi italiani abbiamo dimostrato, con un’arma molto più piccola da 76mm, che governare un proiettile lanciato con un’arma in rapido movimento è fattibile. Il proiettile progettato da Oto Melara, chiamato Dart (foto piccola), utilizza un sabot di scarto, stabilizzazione delle pinne e collegamenti dati per ottenere una precisione molto elevata e fuoco rapido: fino a 120 colpi al minuto.

Una domanda è se la necessità di un’arma pesante con una canna relativamente lunga sia abbastanza interessante da sostituire le forme già esistenti di artiglieria pesante.

Antonio Albanese