USA. Disney contro la guerra commerciale con la Cina

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L’amministratore delegato della Walt Disney, Bob Iger, ha avvertito che una guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina sarebbe un grande male per il business globale. Iger è anche un membro del consiglio economico del presidente Usa.
La Cina si sta rivelando sempre più importante per le vendite di film e merchandising della Disney.

Iger ha poi detto, in una intervista alla Cnbc, che Disneyland Shanghai, primo parco a tema in Cina, è stato uno dei suoi «più grandi storie di successo nel 2016», con oltre 7 milioni di visitatori da giungo 2016 ad oggi ed è divenuta un’attrazione nazionale per tutta la Cina.

Ma ora la Disney teme che le politiche protezionistiche che potrebbero essere impostate dall’Amministrazione del presidente Donald Trump potrebbero scatenare una guerra commerciale tra i due paesi.

Durante la sua campagna elettorale, infatti, Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 45% sulle importazioni cinesi, per cercare di affrontare quello che considera un rapporto economico sempre più squilibrato tra le due nazioni.

«Una guerra commerciale a tutto campo con la Cina sarebbe dannosa per le imprese Disney e per il mondo degli affari in generale», ha detto Iger.

Il Ceo Disney ha anche criticato l’ordine esecutivo di Donald Trump sul blocco di migranti e rifugiati provenienti da diversi paesi musulmani.
«Noi non possiamo chiudere i nostri confini agli immigrati”, ha detto «Se siamo arrivati dove siamo arrivati oggi, lo dobbiamo alla nostra apertura al mondo. È una cosa terribilmente importante. Credo che una giusta ed equa politica sull’immigrazione sia una buona cosa per il nostro paese e per la nostra società».

La Disney ha registrato un complessivo ed inatteso calo delle vendite arrivando a 14,8 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre 2016. Si tratta di un dato inferiore del 3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Graziella Giangiulio