USA. Al via gli studi per lo Star Destroyer della USNAVY

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Il Darpa si è aggiudicato sette contratti per i lavori della fase 1 del programma Nomars, che cerca di raggiungere simultaneamente due obiettivi relativi alla progettazione di navi di superficie senza equipaggio, Usv: la massimizzazione delle prestazioni quando vengono rimossi i vincoli umani; e il raggiungimento di una sufficiente manutenzione della nave e funzionalità logistica per operazioni di lunga durata senza equipaggio umano a bordo.

Autonomous Surface Vehicles, LLC, Gibbs & Cox Inc. e Serco Inc. hanno ricevuto i contratti per la Fase 1 Track A, e lavoreranno allo sviluppo di nuovi progetti concettuali dimostrativi Nomars. Questi si concentreranno sulla massimizzazione del guadagno di prestazioni della nave attraverso nuovi criteri di progettazione, con potenziali considerazioni per includere: forme di scafo inusuali, basso bordo libero, minimizzazione dei volumi pieni d’aria, materiali innovativi, riprogettazione o eliminazione dello “spazio umano”, esplorazione di progetti di sistemi distribuiti e sviluppo di architetture ottimizzate per la manutenzione del deposito, recita il comunicato Darpa.

Barnstorm Research Corporation e TDI Technologies, Inc. hanno ricevuto i contratti della Fase 1 Track B, e svilupperanno approcci robusti per il monitoraggio della “salute” delle navi attraverso nuove architetture di Self-Adaptive Health Management, Saham. InMar Technologies e Siemens Corporation hanno ricevuto anche i premi della Fase 1 Track B; la prima svilupperà nuove tecniche per il morphing delle strutture dello scafo al fine di massimizzare le prestazioni, mentre la seconda implementerà set di strumenti per progettare strutture di materiali ottimizzati per i nuovi concetti di navi Nomars.

Nella fase 1, gli esecutori condurranno studi di esplorazione commerciale di grandi dimensioni che forniranno spunti e strumenti per i futuri programmi di sviluppo di navi da guerra Usv. In seguito, le fasi 2 e 3 del programma costruiranno prototipi hardware che dimostreranno alcuni di questi concetti, culminando in un “X-ship” seaframe che potrà essere utilizzato per dimostrazioni, test e futuri esperimenti di progettazione navale.

Lucia Giannini