UNGHERIA. Orban attacca Soros e le ONG umanitarie

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Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha nuovamente accusato magnate ungherese-americano, George Soros, di ingerenza negli affari interni del suo paese durante il discorso sullo stato della nazione.

Orban ha detto che i gruppi sostenuti dal finanziere George Soros hanno voluto promuovere, tra le altre cose, l’afflusso di centinaia di migliaia di profughi in Ungheria, riporta Efe.

«Organizzazioni internazionali, sostenute da capitali stranieri, vogliono influenzare segretamente la politica in Ungheria», ha detto Orban nel suo discorso, trasmesso in diretta in tutta la nazione.

Orban ha definito questa presunta influenza come «inaccettabile».

Il premier ungherese ha detto che queste organizzazioni senza farne il nome sono state finanziate da Soros per promuovere la sua ideologia “liberale”.

«I seguaci del liberismo in politica internazionale sono quelli che portano gli immigrati in Europa», ha detto Orban, che poi ha descritto un’alleanza tra politici europei, trafficanti di esseri umani e attivisti dei diritti umani, il cui obiettivo era quello di attirare un «numero infinito di immigrati».

«La precedente amministrazione degli Stati Uniti, Bruxelles e Berlino, hanno sostenuto che gli immigrati non potevano essere fermati, ma siamo stati in grado di farlo», ha detto Orban riferendosi al muro eretto sui confini meridionali ungheresi a alle leggi che puniscono i tentativi di entrare illegalmente nel paese.

Nelle ultime settimane, diversi membri del governo hanno accennato a nuove regole sulle organizzazioni non governative, in particolare si quelle che ricevono fondi dall’estero.

Il Parlamento di Budapest dovrebbe votare nei prossimi giorni un controverso disegno di legge che permetterebbe l’internamento dei profughi lungo il confine nei cosiddetti campi di “contenimento”, mentre le loro richieste di asilo sono in fase di revisione.

Misura criticata da Amnesty International, secondo cui «se approvata, sarebbe una chiara violazione del diritto comunitario e della Convenzione sui rifugiati del 1951».

Nel suo discorso, Orban ha difeso la proposta sostenendo che l’immigrazione aumenta il rischio del terrorismo.

Maddalena Ingrao