Via le sanzioni Ue contro la Russia?

268

RUSSIA – Mosca 13/01/2016. Il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha annunciato che Mosca è pronta a ripristinare relazioni economiche normali con i paesi dell’Unione europea.

Lo ha annunciato Medvedev al Forum Gaidar a Mosca, riporta Lenta.ru.
Secondo il premier, nonostante le sanzioni, l’Europa è il vicino più prossimo nonché un importante partner economico della Russia: «Il nostro fatturato è ancora nell’ordine delle centinaia di miliardi di euro, nonostante il fattore deplorevole delle sanzioni» ha detto Medvedev.
L’Unione europea ha iniziato a imporre sanzioni contro la Russia in connessione con l’annessione della Crimea e il conflitto nel sud-est dell’Ucraina del marzo 2014. Le misure adottate dall’Ue consistono in tre punti: il primo è sospensione dei colloqui sull’esenzione dei visti, il secondo, le misure mirate contro persone «responsabili per l’escalation della situazione in Crimea»; la terza fase, restrizioni commerciali, finanziarie e militari. La fase finale prevede l’embargo sulle armi in Russia e il divieto di esportazione di armamenti e materiale connesso, il divieto di importazione di beni e tecnologie a duplice uso, oltre a fornire tecnologie innovative per l’industria petrolifera. In risposta alle sanzioni dell’Unione europea, degli Stati Uniti e di altri paesi, la Russia ha imposto dall’agosto 2014 l’embargo sugli alimentari dagli stati membri dell’Unione europea, così come dagli Stati Uniti, dall’Australia, dal Canada e dalla Norvegia.
Alla fine di giugno 2015 Mosca ha esteso l’embargo per un altro anno. In seguito, Medvedev ha firmato un decreto per l’estensione delle sanzioni all’Albania, al Montenegro, all’Islanda, al Liechtenstein e all’Ucraina (dopo l’esecuzione dell’Accordo di Kiev di associazione economica con l’Ue). L’elenco dei prodotti vietati comprende carne bovina, maiale, pesce e latte; se importate, queste merci devono essere distrutte.
A Medvedev ha risposto il vice presidente della Commissione dell’Unione europea Kristalina Georgieva che ha illustrato l’interesse dell’Europa a rivedere le sanzioni. Ne da notizia il quotidiano russo Vedomosti.
La dichiarazione di Georgieva ha seguito le parole di Medvedev. Secondo il vice-presidente Ue, sarà possibile prendere in considerazione la possibilità di rivedere le sanzioni. Già alla fine del 2015 il capo della commissione del Parlamento europeo per gli affari esteri, Elmar Brok, aveva espresso la speranza per una rapida revoca delle sanzioni: «Speriamo che possa accadere entro marzo 2016» aveva detto Brock.