UE. Mosca dovrà parlare di gas con Kiev: Nord Stream 2 verrà ritardato

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La costruzione del gasdotto russo Nord Stream 2 verso la Germania è destinata ad avere ulteriori ritardi, costringendo Mosca a raggiungere un accordo con l’Ucraina sui futuri transiti di gas.

Secondo The Moscow Times, il progetto da 11 miliardi di euro per la costruzione di un gasdotto dalla Russia alla Germania è stato boicottato dagli Stati Uniti e da diversi paesi dell’Europa orientale e nordici, che temono che possa compromettere l’Ucraina e le sue entrate di transito del gas, e aumentare la dipendenza dell’UE dal gas russo. La società Nord Stream 2, guidata dalla Russia, ha dichiarato che prevede ancora di completare il gasdotto entro la fine del 2019, nonostante le autorizzazioni in corso in Danimarca e le nuove norme Ue che potrebbero cambiare il suo modello operativo.

L’Unione Europea sta mediando i colloqui tra Mosca e Kiev per concordare le condizioni di transito del gas verso l’Europa dopo la scadenza del loro contratto alla fine di quest’anno. Il completamento del gasdotto di 1.225 km sotto il Mar Baltico offrirebbe alla società monopolista russa di esportazione del gas, Gazprom, un’alternativa al pompaggio del gas attraverso l’Ucraina verso l’Europa.

Oltre alle incertezze sul tracciato del gasdotto a causa dell’approvazione della Danimarca, e su come sarà conforme alle norme Ue, anche i transiti di gas dalla Germania attraverso la Repubblica Ceca verso altri Stati membri dell’UE non saranno operativi entro il 2020, e quindi ciò porterà a ritardi e al dialogo per i diritti di transito tra Mosca e Kiev.

Per il Dipartimento di Stato americano il gioco di Mosca è chiaro: la Russia sta cercando di velocizzare i lavori sul gasdotto in modo che non debba più fare affidamento sull’invio di forniture di gas attraverso l’Ucraina.

La posizione negoziale dell’Ucraina sarebbe così molto debole una volta che Nord Stream 2 fosse costruito; Mosca cerca quindi un “rapporto speciale” con Berlino. La Germania, il principale beneficiario del gasdotto, ha dichiarato di voler garantire che la Russia continui ad inviare forniture di gas attraverso l’Ucraina, ma non ha fornito dettagli sui volumi o le condizioni desiderate.

Berlino e Mosca hanno l’interesse comune nel raddoppio della capacità dell’attuale gasdotto Nord Stream 1. Mosca ha dichiarato di voler garantire che la Russia continui ad inviare forniture di gas attraverso l’Ucraina ma non ha fornito dettagli sui volumi o le condizioni desiderate. Mentre il progetto Nord Stream 2 è guidato da Gazprom, il 50% del finanziamento è fornito dalla tedesca Uniper e Basf Wintershall, insieme all’impresa anglo-olandese Shell, all’austriaca Omv e alla francese Engie.

Anna Lotti