UCRAINA. Yanukovych lancia un referendum per il Donbass

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L’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych ritiene che la questione della concessione dell’autonomia al Donbass con ampi poteri ma all’interno dell’Ucraina dovrebbe essere sottoposta a referendum.

In precedenza, Yanukovich, in ampia intervista a Ria Novosti, ha detto che se Kiev non si sottomette all’accordo di Minsk, è necessario tenere un referendum sullo status giuridico del Donbass.
«Mi sembra che un referendum sarebbe quello di porre la questione sulla concessione dell’autonomia al Donbass con ampi poteri all’interno Ucraina. Credo che per il bene della pace questa idea debba essere sostenuta per tutte le regioni del paese», ha detto l’ex presidente a Ria Novosti.

Secondo lui, per risolvere la situazione «deve essere rimossa ogni contraddizione per consentire ai residenti del Donbass di vivere con le loro tradizioni, la loro storia, parlare in qualsiasi lingua, e ascoltare qualsiasi tipo di musica».

L’idea dell’autonomia manifestata da Yanukovych va ad aggiungersi alla notizia fornita oggi dalle autorità della repubblica popolare del Donetsk secondo cui più di un milione di persone hanno fatto domanda per avere un passaporto della Repubblica popolare. Lo ha annunciato, il capo della Dnr Alexander Zakharchenko. Secondo lui, il lavoro del servizio dell’autorità che emette i passaporti è aumentato di quattro volte. «Oltre 1 milione e 200 mila persone hanno presentato domanda per un passaporto e le richieste sono in aumento» ha detto Zakharchenko. L’idea della statualità del Donbas sta diventando una realtà tangibile, e di fatto vera.

L’accettazione del documento da parte delle autorità russe, economico-finanziarie e politiche ha quindi creato forti tensioni a Kiev. Il 13 marzo infatti, Right Sector ha murato la sede della Sberbank e le istituzioni finanziarie russe sono tate bloccate.

Nello scorso inverno, i rappresentanti del gruppo “Azov“, contro la quale nella Federazione Russa ha avviato un procedimento penale, hanno bloccato le operazioni delle autorità finanziarie russe in tutto il paese cercando il loro ritiro dal mercato ucraino.

Antonio Albanese