Ucraina: nuova operazione antiterrorismo

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UCRAINA – Donbass 15/04/2014. Gli insorti Pro-Russia che hanno preso gli edifici governativi nell’Ucraina orientale hanno iniziato a fortificare le loro posizioni erigendo barricate, dopo l’annuncio del governo che avrebbe agito per ristabilire l’ordine nella regione.

A Kiev, il presidente Oleksandr Turchynov ha annunciato infatti l’avvio di un'”operazione antiterrorismo” per sradicare i separatisti. Gli insorti, molti dei quali armati, hanno continuato ad occupare edifici governativi, posti di polizia e altri edifici amministrativi in 9 città del paese nella zona est del paese di lingua russa, chiedendo una più ampia autonomia e legami più stretti con la Russia. È da notare che molta parte delle forze di sicurezza locali sono passati dalla parte degli insorti. Il 12 aprile, le proteste si sono diffuse in diverse città della regione di Donetsk, tra cui Slaviansk, Mariupol, Yenakievo, Kramatorsk e una serie di piccoli centri. Il 14 aprile, gli attivisti pro-Federazione russa hanno annunciato la costituzione della Repubblica Popolare Indipendente di Kharkiv e la Repubblica Popolare di Donetsk. Il 13 aprile poi, le forze di sicurezza ucraine hanno lanciato un’operazione a Slaviansk, nella Regione di Donetsk, per bloccare ulteriori disordini: almeno una persona è stata uccisa e nove ferite negli scontri, secondo fonti locali, mentre per i gruppi filorussi almeno tre persone sarebbero morte. La città di Horlivka, non lontana dal confine con la Russia e in cui la stazione di polizia locale è stata presa dai separatisti, è stato l’ultima città a “cadere” in mano degli insorti che controllano nove città della regione.
Parlando al parlamento di Kiev, Turchynov ha fornito pochi dettagli dell’operazione antiterrorismo dicendo solo che sarebbe stata «condotta gradualmente, in maniera responsabile ed equilibrata. L’obiettivo principale è la protezione delle persone». «I piani della Federazione Russa erano e rimangono brutali. Vogliono non solo che il Donbass (la regione di Donetsk) , ma tutto il sud e l’est dell’Ucraina vivano giornate di fuoco», ha detto Turchynov. L’obiettivo dell’operazione è quello di «difendere i cittadini ucraini , fermare il terrorismo , il crimine e bloccare i tentativi di fare a pezzi il nostro paese», ha aggiunto Turchynov.
Ha poi suggerito che una forza di pace dell’Onu potrebbe entrare nell’Ucraina orientale, per risolvere la crisi. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha commnentato la proposta definendola «over the top», aggiungendo che le autorità di Kiev stanno «inventando favole» per giustificare le loro «intenzioni aggressive». La Russia ha messo in guardia Kiev sull’uso della forza contro i separatisti, dicendo che Mosca potrebbe uscire dalla conferenza internazionale dedicata proprio alla crisi ucraina e prevista per il 16 aprile. «Se la forza verrà usata nel sud-est dell’Ucraina, la possibilità di tenere una riunione sull’Ucraina a Ginevra verrebbe compromessa», ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa il 15 aprile dopo un colloquio con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi.