UCRAINA. Donetsk pronto alla guerra se la politica fallisce

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Il capo delle forze filo-russe nell’est dell’Ucraina ha minacciato di cacciare le truppe ucraine dalla zona se le misure politiche volte a “liberare i territori occupati” non daranno i loro frutti.

Alexander Zakharchenko ha dichiarato che i combattenti indipendentisti intendono liberare i “territori occupati” delle province di Donetsk e Luhansk attraverso mezzi politici, riporta Press TV.

Tuttavia, potrebbero dover ricorrere alla forza militare se gli sforzi politici non riescissero a ottenere risultati, ha detto il comandante in capo dell’autoproclamata Repubblica popolare del Donetsk in Ucraina orientale.

Mosca ha detto che la dichiarazione di Zakharchenko ha sfidato l’accordo del 2015 raggiunto a Minsk tra l’Ucraina e le forze filo-russe, ma ha aggiunto che è stata una reazione alle tensioni provocate dalle azioni di Kiev.

In precedenza, il presidente ucraino Petro Poroshenko aveva messo in guardia i governi occidentali durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in Germania, contro qualsiasi “appeasement” di Mosca.

Poroshenko ha insistito che la definizione di un accordo bilaterale con la Russia per il suo paese avrebbe solo portato ad un ulteriore deterioramento degli scontri armati in Ucraina orientale.

Poroshenko ha anche affermato che la nuova amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha un «un’opportunità storica» per fermare «l’espansionismo russo» in Ucraina.

«Ho sentito chiamate sempre più ossessive per almeno un certo grado di appeasement verso l’espansionismo della Russia in questa direzione sarebbe ingenuo, sbagliato e pericoloso. Non solo per l’Ucraina, ma anche per l’Europa e per il mondo», ha detto.

«Questa è una possibilità assolutamente storica per tutti noi, ma soprattutto questa è una possibilità storica per la nuova amministrazione americana e una solida unità transatlantica», ha aggiunto.

Il leader ucraino, però, ha detto anche alla conferenza che era stato rassicurato sull’unità e solidarietà occidentale nel corso della giornata da parte del nuovo segretario di Stato americano Rex Tillerson.

La dichiarazione di Poshenko va inquadrata nella probabile nuova posizione di Washington nei confronti di Mosca con una serie di notizie che narrano di un rapporto più cooperativo.

Quasi 10mila persone sono morte in Ucraina orientale da aprile 2014 durante gli scontri tra le forze governative e le forze pro-indipendenza sostenuti dalla Russia. Gli scontri sono ripresi da diversi giorni e si tratta dei peggiori scontri armati dalla tregua del 2015.

Anna Lotti