UCRAINA. Battaglia giudiziaria per la “guerra” tra Kiev e Mosca

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La guerra a distanza tra Mosca e Kiev, dopo la contesa suoi visti e le minacce sulle sue conseguenze per i cittadini dei due stati, ha anche un aspetto legale e finanziario britannico che riguarda la gestione di un debito contratto da Kiev.

L’Ucraina ha fino al 23 giugno per impugnare, davanti alla High Court di Londra, la decisione sul debito di 3 miliardi di dollari verso la Federazione Russa, ha detto il Sabato il servizio stampa del Ministero dell’Economia dell’Ucraina.

«Nel corso della riunione, che ha avuto luogo presso la Corte il 26 maggio, 2017, il giudice Blair ha esteso il tempo per l’appello da parte dell’Ucraina per 14 giorni, dal 9 giugno 2017 al 23 Giugno 2017. Di conseguenza, l’Ucraina intende presentare documenti sull’appello in questo periodo», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri ucraino, uscito nei giorni scorsi, ripreso dall’agenzia russa Ria Novosti.

La High Court di Londra a fine maggio aveva tenuto un’audizione su una serie di questioni relative alla sentenza del marzo precedente che impone all’Ucraina di pagare alla Federazione Russa un valore nominale di obbligazioni emesse per un importo di 3 miliardi di dollari, più tutti gli interessi maturati. La somma di denaro richiesta della Russia, che comprende gli interessi maturati sul debito, così come le spese legali, è pari a 325 milioni di dollari. L’Ucraina, a sua volta, aveva chiesto al giudice di sospendere l’ulteriore esecuzione della sentenza in attesa dell’esito del ricorso presso la Corte d’Appello inglese.

Le obbligazioni sovrane dell’Ucraina per 3 miliardi di dollari erano state emesse a favore della Federazione Russa a condizioni non di mercato, con una cedola del 5% annuo, alla fine del 2013. Fino alla fine del 2015, Kiev ha gestito correttamente l’importo del debito, ma poi è andata in default sulle obbligazioni. In seguito l’Ucraina aveva proposto di ristrutturare il debito della Federazione russa, secondo le condizioni generali dei creditori commerciali, ma la Russia ha insistito sulla natura sovrana del debito e ha proposto una soluzione cautelare. La controproposta di Kiev non avuto seguito, e quindi le due nazioni sono “andate in tribunale” per lasciar decidere ad un giudice.

Graziella Giangiulio