L’UA preoccupata per il Burundi

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ETIOPIA – Addis Abeba 05/11/2015. L’Unione africana non nasconde la sua preoccupazione per la crisi in Burundi.

Il presidente della Commissione dell’Unione africana (UA), Nkosazana Dlamini-Zuma, ha denunciato «le continue violenze e la proliferazione di dichiarazioni che aggravano ulteriormente la tensione attuale e creare le condizioni per ancora maggiore instabilità, con conseguenze devastanti sia per il Burundi e per l’intera regione». Esprime la ferma condanna da parte dell’Ua delle violenze e delle violazioni dei diritti umani, così come tutte le dichiarazioni che potrebbero infiammare la situazione.
L’escalation di violenza continua ad alimentarsi nel paese.
In un discorso trasmesso alla nazione il 2 novembre sulla radio di stato, il presidente del Burundi ha chiesto ai ribelli che si oppongono al suo terzo mandato di lasciare le armi entro cinque giorni, in cambio di un’amnistia.
Dall’annuncio fatto da Nkurunziza della sua candidatura per un terzo mandato ad aprile 2015, il Burundi è stato immerso in una grave crisi politica. Alla candidatura del presidente uscente Nkurunziza si sono opposti fin dal suo annuncio le organizzazioni della società civile, il popolo comune, dicendo che Nkurunziza va contro la Costituzione che prevede due mandati. Oggi il Burundi si trova ad affrontare una ribellione sempre più crescente e data la situazione, molti esperti temono che il Burundi cadere in un’altra guerra civile.