Ankara investe in Libia

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LIBIA – Tripoli 06/12/2013. La Libia sta invitando gli imprenditori turchi a investire nel settore petrolifero del paese, ha detto in un’intervista con il quotidiano turco Sabah il capo della National Oil Company (Noc), Abdulbari al-Arussi. 

«La Libia intende attirare investimenti per 15 miliardi di dollari nel settore petrolifero dell’economia del paese per i prossimi 10 anni», ha detto al-Arussi. «Inoltre , la Libia è interessata ad utilizzare anche l’esperienza della Turchia nella costruzione degli oleodotti», ha aggiunto il capo della Noc. «Il Ministero del petrolio della Libia ha tenuto una serie di incontri finalizzati ad attrarre investimenti nel settore petrolifero dell’economia del paese con più di 10 aziende turche», ha poi rivelato. La Libia si classifica ottava tra i produttori di greggio dei 12 Stati membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e il terzo in Africa dopo Nigeria e Angola. L’Italia è il principale importatore di petrolio libico, seguita da Germania, Francia e Spagna. Le riserve accertate di petrolio della Libia arriverebbero a 47 miliardi di barili e prima della rivoluzione Tripoli produceva 1,6 milioni di barili di petrolio al giorno. Nel maggio 2012, la produzione di petrolio era pari a 1,55 milioni di barili al giorno: un indice record per il periodo successivo alla rivoluzione di febbraio 2011.