TURCHIA. I medici accusando Erdogan: falsificati i dati sul COVID-19

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L’Associazione Medica Turca, Ttb, ha accusato il 2 agosto, il ministero della Salute turco di aver nascosto i dati veri del Covid-19 al pubblico e al mondo. Yilmaz Kurt, un medico in un’unità di emergenza di un ospedale privato di Ankara, ha detto di aver visto un aumento del numero di casi di Covid-19 e di aver sentito dai colleghi che diversi ospedali sono già pieni.

Ci sono state più di 231.800 infezioni confermate e 5.700 morti in Turchia, secondo i dati della Johns Hopkins University.

Ttb ha avvertito che ci sarà probabilmente un’ondata di infezioni dopo la festa islamica Eid al-Adha, iniziata giovedì scorso e che si è conclusa il 3 agosto, riporta Efe. «Una nuova ondata dovrebbe essere attesa dopo la festa del Sacrificio, dato che centinaia di migliaia di persone hanno viaggiato per il Paese e hanno visitato i loro familiari anziani (…) Forse stiamo assistendo a un aumento legato alla cerimonia di apertura di Hagia Sophia, durante la quale 350mila persone sono state segnalate per pregare insieme e la distanza sociale non è stata molto curata».

La grande moschea di Hagia Sophia a Istanbul ha riaperto come luogo di culto il 24 luglio scorso. «Il ministero della Salute ha limitato i test a coloro che hanno contattato i pazienti infetti», ha detto Sinan Adiyaman, presidente del Ttb, ripreso da Sozcu. «Quando il numero dei test diminuisce, diminuisce anche il numero dei nuovi pazienti. Con zero test, si avranno zero pazienti».

Adiyaman ha aggiunto che il numero di nuovi casi segnalati dal ministero è stato inferiore a 1.000 per giorni: «I pazienti in terapia intensiva sono il 10%. La media mondiale è dell’1 per cento. Nelle regioni orientali e sudorientali della Turchia, è del 15 per cento», ha continuato. «In alcune città i pazienti vengono mandati a casa per essere curati perché non ci sono letti negli ospedali. Li abbiamo mandati a casa, ma non sappiamo se rimangono a casa o se escono».

Adiyaman ha anche criticato il ministero della Salute per aver attribuito la responsabilità di contenere l’epidemia agli individui e per aver nascosto i dati al mondo. Ha avvertito che circa l’80 per cento delle persone infette non mostra alcun sintomo e va in giro per spiagge, bar e caffè.

Luigi Medici