334 anni di carcere ad un hacker turco

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TURCHIA – Mersin 11/01/2016. Un hacker di 26 anni è stato condannato a 334 anni di carcere per furto di identità e frode bancaria compiute in Turchia.

In pratica l’ergastolo, riporta The Hacker News il 11 gennaio. L’hacker Onur Kopçak (nella foto) era stato arrestato nel 2013 per la gestione di un sito di phishing che aveva rubato le coordinate bancarie e le info sulle carte di credito dei clienti. Il sito web di Kopçak faceva parte di una rete più grande di frodi con carta di credito; per cui l’hacker è stato condannato, nel 2013, a 199 anni 7 mesi e 10 giorni di reclusione, a seguito di denunce provenienti da 43 clienti della banca. Tuttavia, durante l’inchiesta, altri 11 clienti della banca hanno presentato denunce per delle frodi effettuate clonando la propria carta di pagamento, innescando così un nuovo processo da cui è scattata una nuova condanna a 135 anni, comminata il 10 gennaio. Ed ecco che sommando le due condanne si hanno i 334 anni di carcere, la più grande pena detentiva per un hacker.