Amnesty denuncia stupri e violenze sui detenuti del golpe

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REGNO UNITO – Londra 27/07/2016. Amnesty International ha denunciato le allarmanti prove che i detenuti del golpe fallito del 15 luglio scorso siano picchiati e torturati, anche attraverso lo stupro, l’uso di dolore autoinflitto e la fame.

L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto che osservatori indipendenti abbiano accesso immediato nei luoghi, regolari e irregolari, dove sono i detenuti cioè: commissariati della polizia, centri sportivi e cortili privati. Sono oltre diecimila le persone arrestate dal 15 luglio, secondo Amnesty. Dopo aver parlato con avvocati, medici e altre figure, Amnesty riferisce di «racconti estremamente allarmanti di tortura e maltrattamenti di detenuti, in particolare presso il centro sportivo della questura di Ankara, il palazzotto dello sport e il maneggio (…) In base ai racconti, la polizia tiene i prigionieri in posizioni di stress, nega loro cibo, acqua e cure mediche, abusano di loro verbalmente e li hanno minacciati e sottoposti a percosse e torture, tra cui stupro e abusi sessuali», come accaduto a alti ufficiali che sono stati violentati. Le storie provengono dagli avvocati dei detenuti presso la questura di Ankara cui gli stessi medici militari negano le cure. Il direttore di Amnesty International Europa, John Dalhuisen, ha detto: «I rapporti di abusi tra cui percosse e stupri in stato di detenzione sono estremamente allarmanti, soprattutto in considerazione della scala di detenzioni che abbiamo visto la scorsa settimana I dettagli che abbiamo documentato sono solo un’istantanea degli abusi che potrebbe accadere nei luoghi di detenzione». Amnesty chiede che le autorità turche fermino queste pratiche aberranti e permettono ad osservatori internazionali di visitare tutti i detenuti nei luoghi in cui sono tenuti trattenuti».