TURCHIA. Erdogan presidente ancora per poco, dice il CHP

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Il principale partito di opposizione turco ha dichiarato l’8 maggio di aver formalmente richiesto l’annullamento del mandato del presidente Tayyip Erdogan perché erano riscontrabili le stesse irregolarità che il suo partito Akp ha affermato essere presenti nel voto per l’elezione del sindaco della città il 31 marzo scorso alle elezioni nazionali.

Il Partito Popolare Repubblicano, Chp, ha anche detto che i voti per i funzionari e consigli di Istanbul, presentati nelle stesse buste delle elezioni del sindaco, dovrebbero anche essere cancellati se il voto del sindaco viene ripetuto: il partito di Erdogan, infatti, ha vinto la maggioranza nei consigli.

Dopo settimane di appelli da parte dell’Akp, l’Alta Commissione elettorale turca, Ysk, ha deciso la ripetizione dell’elezione del sindaco di Istanbul, che è stata vinta per un soffio da Ekrem Imamoglu del Chp con un margine molto risicato. Era stata la prima volta in 25 anni che l’Akp o i suoi predecessori islamisti non erano riusciti a conquistare il controllo di Istanbul, la più grande città turca con un budget di quasi 4 miliardi di dollari. Lo stesso Erdogan ha iniziato la sua carriera politica come sindaco di Istanbul, riprova Reuters.

Nella sua decisione, l’Ysk ha citato irregolarità nella nomina dei funzionari dei seggi elettorali. Il partito di Erdogan ha detto che delle persone erano state nominate ai diversi seggi grazie all’intervento della criminalità organizzata che aveva piazzato persine che non erano funzionari pubblici.

La Ysk ha lasciato invariati i risultati per gli amministratori distrettuali, i consigli comunali e i funzionari locali, una decisione che la Chp ha detto che non ha senso perché tutti e quattro i voti sono stati espressi nelle stesse buste e conteggiati dagli stessi funzionari elettorali: «Se revocate il mandato di Ekrem Imamoglu… allora dovete anche annullare il mandato del presidente Erdogan perché le stesse leggi, gli stessi regolamenti, le stesse applicazioni, gli stessi seggi e le stesse condizioni erano presenti in entrambe le elezioni», ha detto Muharrem Erkek, vicepresidente del Chp. 

Erdogan ha detto che le elezioni sono state segnate da “irregolarità organizzate” e ha aggiunto che la decisione è stato un passo importante verso il rafforzamento della democrazia. La Ysk non ha ancora pubblicato la sua decisione dettagliata con un ragionamento, cosa che è legalmente obbligata a fare.

Graziella Giangiulio