600 turchi arruolati nello Stato Islamico

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TURCHIA – Ankara. 15/01/15. Più di 600 cittadini turchi combattono nelle fila dell’organizzazione terroristica dello “Stato islamico”, ha detto il Ministro degli Affari Esteri della Turchia Mevlut Cavusoglu, al canale televisivo Kanal7.

Egli ha riferito che l’organizzazione terroristica lo “Stato islamico” è una grave minaccia sia per la Turchia e il mondo intero. In precedenza, Cavusoglu aveva detto che 100 cittadini della Turchia, hanno aderito allo “Stato islamico” (IS) organizzazione terroristica e sono stati uccisi nei combattimenti. Cavusoglu ha anche detto che 100 persone sono state deportate dalla Turchia nel quadro della lotta contro questa organizzazione terroristica e a 7.000 persone è stato vietato di entrare nel paese. «I paesi disposti a combattere IS devono cooperare con la Turchia in materia di scambio di dati di intelligence», ha detto. In precedenza, il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag ha detto che circa 2.760 persone sono state arrestate in Turchia in relazione ai rapporti con IS. Egli ha detto che circa 16 persone su un totale di cittadini arrestati sono cittadini turchi, mentre 700 sono cittadini siriani. Lo ‘Stato islamico’ (IS, ex ISIL o ISIS,) è stato creato nel 2003 in Iraq. Tra il 2004 e il 2006, l’organizzazione è stata guidata da Abu Musab al-Zarqawi, e consisteva di 11 gruppi islamici radicali, che hanno avuto stretti legami con l’organizzazione terroristica di Al-Qaeda. Dopo l’inizio del confronto militare in Siria tra l’opposizione armata e le forze governative, è penetrata nel paese nel 2013. L’organizzazione si è rifiuta di prestare giuramento di Al-Qaeda e ha dichiarato ‘guerra santa’ contro tutti gruppi in Iraq e Siria, così come le forze governative siriane. Il rafforzamento di IS in Siria ha permesso di invadere l’Iraq con azioni militari contro le forze governative lì. Alla fine di giugno del 2014, l’IS ha annunciato la creazione della ‘califfato islamico’ nei territori sotto il suo controllo in Iraq e la Siria. A sua volta, le autorità irachene hanno chiesto alla comunità internazionale di aiutarli a combattere la IS.