TUNISIA. Nel sud scoppia la rivolta dei disoccupati

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La polizia tunisina ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti che hanno bruciato una stazione di polizia nella città mineraria di Mdhila durante una manifestazione per chiedere lavoro e sviluppo. 

Secondo quanto riporta Defence Web, la produzione di fosfati, uno dei principali fattori che contribuiscono all’economia tunisina, è ripresa all’inizio di questo mese dopo che le proteste hanno interrotto le operazioni e le esportazioni nelle miniere di Mdhila, Redayef, Om laaryess e Metlaoui, nel sud del paese, per quasi due mesi. Le tensioni si sono riaccese due settimane dopo un accordo tra il governo e i manifestanti, che hanno accettato di porre temporaneamente fine al loro sit-in.

A Mdhila, il 21 marzo, la polizia si è scontrata con i manifestanti e ha sparato gas per disperdere i protestanti che urlavano slogan: “Il lavoro è un diritto, non un dono”. I manifestanti hanno anche bruciato una stazione di polizia della città. La regione mineraria del fosfato è la parte più povera del paese, con un alto tasso di disoccupazione tra i giovani.

La settimana scorsa, il ministro delle Finanze tunisino Ridha Chalgoum ha detto che il governo avrebbe reclutato circa 1.000 dipendenti nella società statale del fosfato a Gafsa (Cpg), ma i manifestanti hanno rifiutato questo perché, hanno detto, non era abbastanza. Tunisi, una volta, era uno dei maggiori produttori mondiali di fosfati, ma la quota di mercato della Tunisia è diminuita dopo la rivolta del 2011 contro l’allora presidente Zine El-Abidine Ben Ali. Da allora le proteste e gli scioperi hanno ridotto la produzione e causato perdite per miliardi di dollari. Il Cpg è il più grande datore di lavoro di Gafsa, una delle zone più povere della Tunisia.

La Tunisia è ritenuta come l’unico successo democratico della Primavera araba, perché ha rovesciato un leader al potere da tempo senza scatenare violenze diffuse o guerre civili, ma sta vivendo una profonda crisi economica, che rischia di compromettere questo successo. 

Tommaso dal Passo