Daesh attacca in Tunisia

101

TUNISIA – Tunisi 17/06/2015. La Tunisia è stato obiettivo di un attacco terroristico, rivendicato il 17 giugno, dello Stato Islamico.

Il 15 giugno, all’alba, ricostruiscono il quotidiano tunisino El Watan e diversi altri media, Tap, radio Shems e radio Mosaique, Business News, Assabah News, due terroristi in moto hanno lanciato una granata contro una pattuglia della Guardia nazionale tunisina, sulla strada tra le città di Bir Hfey e Sidi Ali Ben Aoun, nel governatorato di Sidi Bouzid.
La granata non ha causato grossi danni, e nell’inseguimento successivo due agenti della pattuglia sono rimasti uccisi. Nella loro fuga, i due terroristi hanno ucciso un terzo poliziotto che stava scortando il veicolo con le prove dei concorsi per le scuole militari; un altro scontro a fuoco si è svolto nel mercato di Hichrya. Durante il caos scatenato dal conflitto a fuoco nel mercato, uno dei terroristi è stato ucciso: si tratta di un ex insegnante della regione, che aveva abbandonato il suo posto di lavoro da tre anni, secondo le indagini iniziali. Il secondo terrorista è stato ferito e arrestato.
Secondo le testimonianze raccolte da Radio Shems a Hichrya, i cittadini hanno aiutato la polizia nel catturare i terroristi e ci sarebbero stati anche tentativi di linciaggio del terrorista ucciso dalle forze di sicurezza e del suo compagno ferito, ricoverato presso l’ospedale di Sidi Bouzid, e considerato una fonte importante di informazioni. L’ospedale di Sidi Bouzid ha fato sapere che 12 feriti sono stati curati presso la struttura mentre il terrorista è stato trasferito al Policlinico Universitario di Sfax a causa delle sue gravi condizioni. Il 17giugno, lo Stato islamico con un tweet ha rivendicato l’attacco contro la Guardia Nazionale tunisina a Sidi Bouzid: nel testo si legge che «due soldati del Califfato hanno attaccato con armi leggere due siti militari». In primo momento, l ministero dell’Interno tunisino non aveva attribuito l’attacco allo Stato Islamico ma a Okba Ibn Nafaa, vicana ad al Qaeda. Dopo la rivoluzione del 2011, la Tunisia si trova ad affrontare un notevole aumento del fenomeno terroristico; dal 2011, sessanta tra militari e poliziotti sono stati uccisi, in particolare nelle regioni vicine al confine con l’Algeria.