Caos benzina a Tripoli

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LIBIA – Tripoli 13712/2013. La gran parte delle stazioni di servizio di Tripoli sono rimaste chiuse il 12 dicembre mentre la crisi nei rifornimenti di carburante si allarga ad altre città della regione.

Code ai distributori ci sono state a Khoms e Tarhouna dove si sono recati un numero crescente di disperati residenti di Tripoli per fare carburante. Per alleviare la pressione sulle proprie stazioni di servizio, le autorità di Khoms hanno fatto sequestrare ai check point all’uscita della città le latte di benzina in più dalle a autovetture dirette verso la capitale. I distributori di benzina nella capitale si sono rifiutati di riapriresenza un’adeguata sicurezza dopo un a serie di incidenti provocati dalle lunghe attese, risultato dal panico generato dalle voci infondate sull’esaurimento delle forniture di benzina. Il ministro del Petrolio e del Gas, Abdulbari Al- Arusi, ha ribadito che le scorte di benzina sono in grado di renderla disponibile per settimane e che la distribuzione alle stazioni di servizio statale proseguono normalmente. Il 10 dicembre, era stato annunciato che erano state dispiegate le forze di sicurezza per proteggere dipendenti e pubblico nelle stazioni di servizio, ma molte stazioni sono rimaste chiuse proprio perché non è stata fornita alcuna sicurezza. Il 12 dicembre, il portavoce della Sicurezza di Tripoli, Essam Naas, ha detto al Libya Herald che le forze di sicurezza erano schierate in otto stazioni di servizio e che il numero sarebbe aumentato nei giorni successivi per assicurare carburante per tutti i clienti. Rumors a Tripoli narrano di interessi politici nel caos che Tripoli sta vivendo per punirla del fatto di aver allontanato le milizie dal perimetro della città.