Timor Est ritira la denuncia contro l’Australia

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PAESI BASSI – L’Aia 13/06/2015. Timor Est ha ritirato la sua denuncia contro l’Australia relativa ad uno scandalo di spionaggio, presentata davanti alla più alta corte delle Nazioni Unite.

L’annuncio del ritorno di Timor Est è avvenuto il 12 giugno. La decisione è arrivata dopo che l’Australia ha restituito i documenti che i suoi agenti avevano sequestrato ad un avvocato che lavora per l’isola. La Corte Internazionale di Giustizia ha detto che Australia e Timor Est avevano scritto ai magistrati, a maggio, confermando che «l’Australia avrebbe restituito documenti e dati» sequestrati in un raid del dicembre 2013. Il raid era stato causato dai reclami di un ex spia australiana secondo cui il suo paese intendeva ostacolare il governo di Timor Est in vista dei negoziati sul Trattato mare di Timor, che definisce i profitti derivante dall’estrazione del petrolio e del gas in mare tra i due paesi. Timor Est vuole rinegoziare il trattato, che vale miliardi di dollari, sostenendo che non è valido proprio a causa delle presunte intercettazioni. Nel marzo dello scorso anno, all’Australia era stato proibito utilizzare i documenti. In una lettera al tribunale all’inizio di giugno, Timor Est ha detto che la restituzione dei documenti e dei dati avrebbero implicato l'”implicito riconoscimento dall’Australia che le sue azioni erano in violazione dei diritti di sovranità di Timor Est». L’Australia ha risposto in una lettera successiva che la resa dei materiali sottolineava «l’impegno per una soluzione pacifica della controversia» e ha aggiunto che «nessun altra implicazione dovrebbe essere tratta dalle azioni dell’Australia».